Guerra tra i distributori

Gentile direttore,
non c’è pace a Napoli nel settore della distribuzione dei prodotti editoriali. In questi giorni, la ‘guerra’ tra i distributori locali si è arricchita di un nuovo capitolo. Da lunedì 22 settembre le testate quotidiane e i collaterali legate al gruppo M-Dis (Corriere della sera, Sole 24 Ore, Gazzetta dello sport, La Stampa, Il Fatto), passano dall’Adis Fratelli Pollio, capitanata da Ermanno Pollio, alla Diffusion Press amministrata da Mario Rusolo, che effettuerà la distribuzione coprendo Napoli, le isole del golfo e altri venti comuni del circondario.
L’operazione è iniziata il primo agosto scorso, quando il Roma ha mollato l’Adis passando alla Diffusion Press che ha dovuto apportare alla rete di vendita modifiche strutturali sui giri di portatura e sugli orari di consegna perché il suo principale ambito di distribuzione erano riviste e periodici. Un grande sforzo organizzativo per un’operazione su un piccolo quotidiano che però lasciava intuire il progetto di arrivare alla distribuzione delle principali testate periodiche e quotidiane.
Nel frattempo, e sempre da lunedì 22, a Pollio è stata tolta la distribuzione di buona parte della provincia di Napoli, affidandola ad altre agenzie di distribuzione: i fratelli D’Ambrosio per la zona di Sant'Antimo, Testa per l'area irpina, l'ebolitano Vito Di Canto per Salerno e provincia e la stessa Diffusion Press su Napoli. Così quello che sembrava un alleggerimento dei costi di gestione per i Pollio, con il taglio di realtà marginali, mantenendo comunque la gestione della città che è la fetta più sostanziosa, si è rivelata nella sostanza un'operazione chirurgica di smantellamento. Con quest’ultimo repentino passaggio, alla società di Ermanno Pollio rimane soltanto la distribuzione del Gruppo editoriale L’Espresso, del Mattino, del Corriere dello Sport ed di altre testate importanti ma meno rilevanti economicamente.
Quello che succederà in un prossimo futuro è ancora da scoprire, i giochi non sono ancora chiusi anche perché la piazza di Napoli è appetibile per diversi distributori campani, e la partita si giocherà su chi offrirà al ribasso i propri servizi agli editori.
Lo scontro in atto, condotto con la regia degli editori che puntano a ridurre drasticamente il numero dei distributori, lascerà molte vittime tra gli operatori del settore perché sia la portatura che la lavorazione degli invenduti è affidata a società cooperative e padroncini.

Federica Savino
 
Vito Di Canto