Da Caltagirone altri
tre 'esuberi' su Napoli

PER LE FESTIVITÀ di fine anno Francesco Gaetano Caltagirone non ha voluto far mancare un pensiero affettuoso ai dipendenti: il 18 dicembre ha fatto affiggere nelle bacheche dei suoi quotidiani due paginette per comunicare che la crisi dell’editoria morde sempre di più e quindi nella controllata Servizi Italia che ha settantuno dipendenti ci sono nove esuberi. Non vengono fatti nomi ma indicate le aree e le zone di competenze delle unità da tagliare con quattro ‘esuberi’ a Roma, tre a Napoli e due ad Ancona. I tre napoletani sono l’amministrativa Cristiana Foli, braccio destro del capo del personale Giovanni Santorelli che è l’unico a salvare la pelle negli uffici di Torre Francesco al Centro direzionale; l’addetto alla diffusione Mario Spica; l’ingegnere informatico Marco Vacani. La Servizi Italia 15 è una società satellite

della Caltagirone Editore costituita il 9 dicembre 2015, e due giorni dopo registrata alla Camera di commercio di Roma con un capitale iniziale di centomila euro, per svuotare i quotidiani del gruppo di poligrafici e amministrativi,

Azzurra Caltagirone e Alvise Zanardi

trasferirli alla neonata Servizi Italia applicando loro il contratto del commercio e via via ‘decimarli’, utilizzando anche due microsatelliti: Stampa Roma e Stampa Napoli. Al momento della costituzione quattro anni fa aveva come amministratore delegato Massimiliano Capece Minutolo del Sasso, oggi il vertice è formato dal presidente Azzurra Caltagirone con consigliere delegato Alvise Zanardi e consigliere Fabrizio Caprara.
Dai vertici del Messaggero provano a minimizzare sugli ‘esuberi’: “non sono l’anticamera dei licenziamenti”. E fanno capire che l’obbiettivo è ottenere, grazie all’accordo con i sindacati, dei contratti di solidarietà per risparmiare un po’ di soldi. Un’ipotesi non praticabile, secondo uno dei poligrafici di Servizi Italia, perché l’Inps non può autorizzare gli ammortizzatori sociali ai dipendenti di società che non sono in regola con il versamento dei contributi, scelta perseguita con costanza dai dirigenti di Caltagirone anche di fronte a sentenze della magistratura.
Intanto i dinamici manager dell’editore siculo-romano sarebbero pronti con una iniziativa anche per i giornalisti perché avrebbero individuato cinque ‘esuberi’ a via del Tritone.