Caltagirone: in calo
vendite e pubblicità

PESA CALO PUBBLICITÀ; OK ASSEMBLEA BILANCIO CALTAGIRONE EDITORE
(ANSA) - ROMA, 26 APRILE - In un mercato della raccolta pubblicitaria «preoccupante» nella quale «ancora non si vedono segni di inversione », per il presidente di Caltagirone Editore, Francesco Gaetano Caltagirone, oggi «è il prodotto che va ripensato». All'assemblea della società, che edita diversi quotidiani (tra cui Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino), Caltagirone ha sottolineato che «il prodotto così come pensato oggi non è più sostenibile: se non ci sarà una ripresa dell'economia e della raccolta pubblicitaria, e senza leggi che mitighino la grande quantità di pubblicità che arriva alle Tv e che in Italia rappresenta una quota molto maggiore che negli altri Paesi - ha indicato agli azionisti - la continua riduzione dei costi non riuscirà a bilanciare la contrazione dei ricavi». Se ci sarà «strutturalmente» una contrazione della pubblicità, sarà necessario «ridurre strutturalmente il prodotto offerto».
L'assemblea ha approvato il bilancio 2011 del gruppo Caltagirone Editore, chiuso con una perdita netta di 30,7 milioni di euro a fronte di ricavi complessivi per 226 milioni (il 2010 si era chiuso in utile per 6 milioni, e con ricavi per 248,3 milioni). Via libera degli azionisti anche alla distribuzione di un dividendo di 0,03 euro per azione.
L'assemblea ha anche nominato consiglio di amministrazione e collegio dei sindaci per il triennio 2012-2014. (SEGUE)
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(ANSA) - ROMA, 26 APRILE - Nel primo trimestre del 2012 per Caltagirone Editore la raccolta pubblicitaria ha avuto «un calo minore ma non si è invertita la tendenza: prima o poi dobbiamo arrivare ad un fondo, nel primo trimestre non è stato raggiunto», ha sottolineato il presidente della società, a margine dell'assemblea degli azionisti. «Il prodotto va ripensato per due motivi», spiega. «Per i flussi finanziari che derivano dalla pubblicità, se mancheranno stabilmente, se quindi non è una situazione contingente. Ma mi pare che questo discorso si sta stabilizzando». E per «tutta la parte di gestione online, che impone di ripensare i contenuti e altre cose».
Il settore è di fronte ad «una grande trasformazione epocale: cambia l'ambiente, se non mi adatto muoio». Ma «a parte questo cambiamento, comunque bisogna fare qualcosa che sia compatibile con le risorse: se le risorse stabilmente calano, faccio un prodotto diverso. Comanda sempre il mercato», sottolinea Francesco Gaetano Caltagirone.
Dei conti 2011 di Caltagirone Editore «quello che preoccupa di più è il risultato operativo negativo per la prima volta nella nostra storia». Gli effetti di flessione delle vendite sono «più contenuti». La società soffre per «la perdita di ricavi pubblicitari»: un «fenomeno generale, che in Italia è più forte ma è generale nel mondo».
Al momento, avverte Francesco Gaetano Caltagirone, «allo stato non ci aspettiamo recuperi». Il gruppo sta reagendo «tagliando i costi», ma crede che «va ripensato il prodotto perché la riduzione dei costi non riesce a bilanciare la contrazione dei ricavi». Mentre non ritiene efficace alzare il prezzo di vendita dei quotidiani: «Noi non lo abbiamo fatto. Il mercato non sembra accettare un rialzo: chi ha alzato i prezzi ha poi avuto una tale perdita di copie da veder eroso l'aumento».(ANSA).
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