Il Molise è il nostro Ohio

Ogni volta che ci sono le presidenziali Usa gli analisti politici dicono invariabilmente Aspettiamo di vedere come va nell'Ohio, perché chi vince lì diventa presidente. Perché pare che sia Cleveland, con le sue aziende commerciali ed agricole, a rappresentare le tendenze anche politiche dell'americano medio. Ora, se una volta Lucio Dalla cantava che l'America è lontana, dall'altra parte della luna, adesso le distanze si sono azzerate addirittura.
L'America è qui, anzi l'Ohio è qui e si chiama Molise. La formazione del nuovo governo è in stand by e tutti hanno cominciato a dire Aspettiamo di vedere come va nel Molise. Campobasso come Columbus, in attesa del giorno delle consultazioni, il 22 aprile.
Ne parlano tutti, anche Repubblica che il 10 febbraio, a pagina 5, pubblica un articolo di Annalisa Cuzzocrea nel quale si dice che nella regione più piccola d'Italia è il centrodestra l'avversario da battere. E in Val d'Aosta, dove da sempre fanno fatica a sentirsi italiani e si chiamano tutti Richard, Vincent e Dominique, spira aria di secessione per passare all'amata Francia. Perché il Molise è certamente piccolo, 4 mila chilometri quadrati e poco più di 300mila abitanti compreso Antonio Di Pietro che è il figlio più celebre di questa magnifica terra aspra, selvaggia e orgogliosa, ma la più piccola regione è la Val d'Aosta, con tremila chilometri quadrati di superficie e poco più di 130mila abitanti, più o meno il Vomero a ferragosto.

Hans Schnier

 
Lucio Dalla
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Antonio Di Pietro