Inpgi, 4 del Mattino
in corsa per 2 posti

DAL 27 FEBBRAIO al 4 marzo si voterà per il rinnovo degli organi statutari dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti italiani: il consiglio generale, il comitato amministratore di Inpgi 2 e i sindaci di Inpgi 1 e 2. Dei cinquanta componenti del consiglio votati dai giornalisti in attività due saranno eletti in Campania, ma i candidati in lizza sono sei: il presidente dell’Associazione napoletana della stampa Enzo Colimoro, la consigliera dell’Ordine campano

Rossana Russo e i cronisti del Mattino Daniela De Crescenzo, Carla Di Napoli, Salvo Sapio e Pietro Treccagnoli.
Per la corrente che fa capo al presidente dell’Ordine regionale Ottavio Lucarelli sono in pista la Russo e Treccagnoli. In un primo momento l’accoppiata pare fosse composta da Treccagnoli e Sapio; sarebbe poi intervenuta la


Massimo Alberizzi e Maria Chiara Aulisio

consigliera dell’Ordine nazionale Maria Chiara Aulisio a chiedere e ottenere la candidatura di Rossana Russo. In ogni caso Sapio non è rimasto fuori dalla tenzone: è stato messo in campo dal gruppo che fa capo al consigliere uscente Inpgi Lino Zaccaria e a Colimoro, che ha pensato bene di schierare anche se stesso. Carla Di Napoli è invece candidata per la corrente di minoranza Senzabavaglio, il cui leader nazionale è il milanese Massimo Alberizzi, inviato per l’Africa del Corriere della sera e componente del comitato di redazione del quotidiano di via Solferino, mentre l’altro esponente di punta del gruppo è l’ex inviato dell’Espresso Pino Nicotri. Chiude il quartetto dei candidati Mattino Daniela De Crescenzo, sé dicente indipendente: nella lettera inviata ai giornalisti del Mattino ha assicurato di muoversi in totale autonomia e di sentirsi soltanto vicina all’associazione ‘Articolo 21’, che a Napoli ha tra i nomi di spicco il segretario dell’Usigrai Carlo Verna, sodale sindacale di


Pino Nicotri e Carlo Vena

Ottavio Lucarelli.
Non meritano grande attenzione gli altri due candidati al consiglio generale perché già ricoprono incarichi di rilievo e non si capisce perché dovrebbero andare anche a occuparsi di una realtà complessa e importante come l’istituto di previdenza dei giornalisti. Tra l'altro in Campania c’è già un clamoroso esempio

negativo di doppio incarico: Carlo Verna, inviato della redazione napoletana della Rai al lavoro a via Marconi in tutti i fine settimana e segretario dell’Usigrai, il sindacato degli oltre 1700 giornalisti della Rai, trova anche il tempo per svolgere l’attività di consigliere dell’Ordine nazionale dei giornalisti.
Napoletano, quarantuno anni, da quindici professionista, Colimoro, pur essendo un disoccupato di lungo corso, è da anni al vertice del sindacato dei giornalisti napoletani che registra un numero molto modesto di iscritti (non a caso il dato non viene reso pubblico). La sesta candidata è Rossana Russo, napoletana, quarantuno anni, da quindici professionista, giornalista di Canale 9 e collaboratrice de La7, consigliere dell’Ordine campano, un’attività che svolta seriamente è già molto impegnativa.
Per i pensionati la Campania può eleggere al massimo un consigliere generale

con un voto su base nazionale e in campo ci sono due ex Mattino: Umberto Nardacchione, che è uscente, e Gianni Festa.
Anche per il collegio dei sindaci può essere eletto al massimo un componente mentre i candidati sono quattro: il sindaco uscente Maurizio Cerino, i già visti  De Crescenzo e Festa e il consigliere generale uscente Lino Zaccaria.


Gianni Festa e Umberto Nardacchione

Sono tre invece i candidati al comitato amministratore di Inpgi 2, con il consueto tetto di un eletto al massimo: Claudia Marra, componente del comitato amministratore uscente, Luca Franchini e Gerardo Pinto