Casagit, 36mila €
di
fatture false
I FUNZIONARI della Casagit, la cassa di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti, hanno scoperto che uno degli assistiti aveva presentato richieste di rimborsi per 36mila euro supportate da fatture false. Il malato, diciamo così, ‘immaginario’ è un giornalista professionista napoletano di cui la Casagit non fa il nome per ovvi motivi di privacy dato che l'istruttoria è ancora aperta.
‘L’imputato’ è stato convocato e ascoltato due volte a Roma da alcuni
componenti del consiglio di amministrazione (con il presidente Daniele Cerrato, ci sono i vice Giampiero Spirito, vicario, e Carlo Ercole Gariboldi, i consiglieri Andrea Artizzu, Corrado Chiominto, Gianfranco Giuliani, Rossella Lama, Marco
Alfonso Pirozzi e Giovanni Rossi
Libelli, Grazia Maria Napoli, il napoletano Alfonso Pirozzi, Gianfranco Summo, il presidente della Federazione della stampa Giovanni Rossi e, senza diritto di voto, il direttore generale Casagit Francesco Matteoli).
Il giornalista ha spiegato che avrebbe sbagliato in un momento di difficoltà, quando era in disoccupazione e l’orientamento dei 'giudici' piegava verso la radiazione senza denuncia penale. Poi andando avanti nelle indagini sarebbe emerso che i rimborsi fasulli sono stati presentati anche quando il giornalista lavorava e così ha ripreso quota la denuncia alla procura della repubblica.
La sentenza verrà emessa dal prossimo consiglio d’amministrazione.