Caro  direttore,  
                a me sembra che lei sia eccessivamente severo col  "Mattino" per le claudicazioni sintattiche o grammaticali di qualche suo redattore destinato forse da Giove a differenti arti  o mestieri. C'è ben altro di cui lei e soprattutto i lettori paganti  avrebbero da dolersi.  
Parafrasando  lo storico commento di Fouché alla fucilazione del Duca d'Enghien ("C'est plus  qu'un crime, c'est un faute",  cioè "è più che un delitto, è un errore"), direi che lei si dovrebbe  preoccupare non della forma ma dei contenuti.  
Le sembra  bello che la rubrica "Per chi viaggia" sia piena di imprecisioni e di  omissioni? Le cito una mia esperienza personale: domenica 22 luglio,  ore 22,30, ero all'aeroporto di Capodichino per attendere un amico  proveniente dalla Germania. Levando lo sguardo verso il quadro luminoso ho trovato che l'aereo in arrivo da Francoforte alle 22.30  sarebbe giunto alle 23,00, mentre il volo della British Airwais da Londra  Gatwick in arrivo alle 22,35 era già atterrato alle 22,32.  
Lei  mi chiederà: e il Mattino cosa c'entra? Ebbene per il compilatore della  rubrica si trattava di due aerei clandestini, visto che nessuno dei due voli  figura negli arrivi esteri del 22 luglio.                   |