Sul Corriere del Mezzogiorno del 19 luglio Fabrizio Geremicca si occupa dello sgombero dei rom dalle baracche  di via  Vespucci, coordinato dall’assessore alle Politiche sociali Sergio D’Angelo, in vista della  bonifica della zona. Il titolo dice Trasferiti  i rom della Marinella, mentre il puntuale catenaccio specifica che Novanta senza fissa dimora alloggiati  nell’ex scuola Deledda.  
Le scene sono le solite, che Geremicca ci presenta con  sapienti pennellate: "il campo è una landa  semideserta e maleodorante di polvere, topi e spazzatura".  
Tra gli sfollati  c’è Viktor, un ragazzino che ha in braccio Bobby, cucciolo nero. E con Viktor  si avviano alla Deledda altre sette persone. Sull’autobus  giallo c’è già un’altra famiglia composta dal 44enne romeno Adarvasile, la  consorte Dargenia e i figli. E sono cinque, ci aggiorna il cronista,  i  componenti di questo secondo gruppo: “i rom dei due nuclei familiari, 13 persone in tutto, sono gli unici che hanno accettato  l’accoglienza nell’ex scuola 
Deledda”.  
Mancano alla conta 77 persone, che erano regolarmente  presenti nel catenaccio preparato dal desk del giornale (le pagine di cronaca  sono di solito curate da Luca 
 
Marconi),  ma sono riuscite a liberarsi nel corpo dell’articolo e hanno fatto perdere le  proprie tracce. Quindi in 13 partono sul pullman. Anzi, in 14, perché anche  Geremicca ha sbagliato il censimento. S’è scordato di Bobby, cucciolo nero.                  |