Roma battuto al Tar:
persi 2,6 milioni di €

SARÀ UN AGOSTO difficile per i dipendenti del Roma: il tribunale amministrativo del Lazio ha bocciato la richiesta del quotidiano diretto da Antonio Sasso e controllato da Italo Bocchino di ottenere il finanziamento pubblico relativo al 2009 e così se ne vanno in fumo due milioni e 580mila euro indispensabili per raddrizzare il bilancio in profondo rosso del giornale. Resta ora da battere la strada del ricorso al consiglio di stato, ma non c’è

certezza né sui tempi, né sull’esito.
Un po’ di ossigeno potrebbe arrivare dall’ultima tranche dei contributi del 2010, il 15 per cento del totale, pari a 380mila euro. Ma dalla presidenza del consiglio prima hanno fatto sapere che il saldo sarebbe


Italo Bocchino e Antonio Sasso

arrivato a giugno, poi hanno indicato il 20 luglio, ora si spera che l’erogazione arrivi almeno entro agosto. Intanto dei due milioni e duecentomila euro già versati, soltanto novecentomila sono realmente arrivati nelle casse del Roma. La tranche più cospicua, il cinquanta per cento del totale, è stata ghermita alla fonte dai creditori o è andata alla Stiem, la tipografia di Fisciano che stampa il giornale, alla quale il giornale aveva fatto la cessione del credito per coprire i soldi spesi per l’acquisto della carta.
Il 31 marzo sono scaduti i contratti di solidarietà, con l’autoriduzione dello stipendio da parte dei dipendenti, e i vertici della società avevano avviato l’iter per un altro anno a stipendio tagliato. L’operazione è stata poi bloccata perché sembrava sicuro l’arrivo del finanziamento pubblico. Meglio così, hanno pensato giornalisti e amministrativi, avremo la retribuzione piena. Si sbagliavano. Il contributo non è arrivato e non sono stati ancora pagati gli stipendi di maggio e di giugno.