Nel maggio 2008 raccontava a un Roberto Alessi, redattore di Diva e Donna, rantolante dalle risate, le proprie birichinate ai danni degli altri frequentatori di Montecitorio, a cominciare da Ignazio La Russa, a cui fece credere che il due maggio escono i giornali ( ma era in buona fede, perché lui il Roma lo faceva uscire anche quel giorno). In quella circostanza l’intervistatore, trattenendo le lacrime provocate dalle risate, disse a Italo “pierino” Bocchino “Lei è giovane, ricco e con una bella famiglia”. “No, ricco no. Benestante”, e subito dopo Alessi aggiunse: “Di lei si parla anche per storie non inerenti alla politica. Il suo nome è stato legato maliziosamente anche a quello di Mara Carfagna.
“Vabbè, queste sono illazioni”– rispose l’on. burlone- “Il gossip ha sconfinato nella politica”.
E adesso, marzo 2011, a essere intervistata da Sara Faillaci per Vanity fair è Gabriella Buontempo, moglie del deputato mattacchione. Faillaci le chiede: “Da quanto tempo sapeva della relazione di suo marito con Mara Carfagna?”. Risposta: “Da due anni e mezzo. Purtroppo questa storia lui non l’ha gestita bene, perché la sapeva tutto il Parlamento”.
Come al solito gli unici a non essere stati informati eravamo noi, abituati a vedere Bocchino in prima fila con Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi a reggere lo striscione del Family day (poi corretto in family due). Insomma per la prima volta Gabriella ha fatto outing, sulla scia di un intreccio di incalzanti avvenimenti che solo un qualunquista potrebbe etichettare come gossip. Avvenimenti che vanno dall’inchiesta della procura di Napoli sulla presunta loggia segreta P4 condotta dai pm John Henry Woodcock e Francesco Curcio, passando per Roberto D’Agostino in veste di direttore d’orchestra di un coro polifonico in cui ognuno segue uno spartito diverso come nella banda di Pignataro, con spruzzatina hard di misteriose foto in cui un deputato in mutande insegue una ministra in accappatoio con il Vesuvio sullo sfondo, per finire alle fiction milionarie della Rai pagate da voi e anche da noi.
Dalla signora Buontempo anche una amara lezione di stile all’America bacchettona dove un politico si dimette per molto meno: “Ma qui siamo in Italia e se non hai almeno un’amante sei uno sfigato”, e un messaggio alle mogli in crisi coniugale: “Mara si presentava ovunque io andassi in vacanza. Va anche dal mio
parrucchiere”. Prepariamoci a vedere, chissà, questo coiffeur prossimamente seduto tra gli scranni di Montecitorio.
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