In aula il primo aprile
Varriale vs Federico

NUOVO ROUND TRA due protagonisti storici dell’emittenza campana: da una parte il napoletano sessantatreenne Lucio Varriale, ex titolare di Telelibera e editore di riferimento di Julie tv; dall’altra il sessantaseienne caprese Costantino Federico, ex sindaco di Capri e patron di Telecapri.
Il primo aprile il gip del tribunale di Napoli Raffaele Piccirillo dovrà decidere se rinviare a giudizio Federico per diffamazione nei confronti di Varriale. In aula si confronteranno, per l'ex sindaco, gli avvocati Pasquale Coppola e Marco Imbimbo e, per Varriale, Francesco Pio Porta.
Le indagini della magistratura hanno preso il via nel dicembre del 2007 da una

querela presentata da Varriale oggetto di una serie di articoli pubblicati dal periodico ‘Cnt informa’, diretto da Federico. Diverse i passaggi ritenuti diffamatori dal pubblico ministero Vincenzo Ranieri e riportati nella richiesta di rinvio a


Marco Imbimbo e Francesco Pio Porta

giudizio. Nel primo Cnt scrive: “Dopo il contenzioso di Napoli Tivu con Telelibera (i cui canali sono stati ceduti a Mediaset) il responsabile dell’emittente Lucio Varriale è entrato in conflitto prima con l’emittente Tele Ackery, poi Teleoggi, poi Canale 8 e infine Canale 21 e Telecapri. Quest’ultima ha denunciato la collusione tra Lucio Varriale e Lucio Garbo di Canale Italia per le attivazioni abusive e illegittime a danno di frequenze storiche delle emittenti partenopee”.
Nel secondo passaggio si parla dell’attività della polizia postale per disattivare una serie di impianti televisivi del tutto abusivi: “Le trasmissioni pirata interferivano gravemente con le regolari trasmissioni di Canale 8, Telecapri e altre emittenti. Il sequestro ha portato all’interruzione delle trasmissioni che erano caratterizzate dal segnale dell’emittente Retepiù Italia, Telelibera, Julie Channel, tutti riconducibili a tale Lucio Varriale, già noto per analoghe iniziative e già in precedenza denunciato per l’attivazione di impianti di disturbo. Soddisfazione è stata espressa dagli editori delle emittenti danneggiate che adesso si aspettano un rapido processo per il Varriale e che sia anche di monito per tutto il sottobosco delle emittenza radiotelevisiva napoletana”.
Il magistrato cita infine uno stralcio di un comunicato diffuso nell’ottobre 2007 dalle reti televisive Telecapri, Capri sport, Capri news: “Il provvedimento di sequestro di numerosi impianti televisivi attivati illegittimamente dall’emittente Telelibera, che utilizza peraltro anche le videosigle Julie Italia e Retepiù Italia, è l’attesa auspicata e apprezzata conclusione dell’azione penale avviata da diversi emittenti, tra cui Telecapri e Telecapri sport. Il sequestro libera finalmente l’etere campano da operazioni pirata e si attendono i definitivi provvedimenti del ministero delle Comunicazioni nei confronti di Telelibera e soprattutto del suo manovratore Lucio Varriale”.