La débâcle delle scuole

Il 27 febbraio il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una nota intitolata ‘Scuole di giornalismo: il dovere di una riflessione’.
Questo il testo: “Scorro i dati, appena elaborati, degli scritti dell'ultima sessione d'esame (la 119) e resto sconcertato. A presentarsi alla prova, il 3 febbraio, sono stati in 272. Non hanno superato lo scritto in 72. Esattamente la metà, 36, sono colleghi che hanno frequentato scuole di giornalismo. Percentuali imbarazzanti con punte che sfiorano il 40 per cento e altri Master attestati attorno al 25 (e più). Senza contare le ‘repliche’ (tra queste ci sono le performance degli iscritti al master del Suor Orsola Benincasa, guidato dal direttore fantasma Paolo Mieli e dal rettore Lucio D’Alessandro, con tre dei cinque praticanti ammessi con sospensiva il 3 febbraio bocciati anche alla quarta prova d’esame, ndr). No, così non va. E non solo per il costo delle scuole o per la crisi dell'offerta di opportunità. Risparmiamocela la polemica tra "ultimi" regalando solo agli editori la possibilità di far accedere alla professione. Ma così non va, non va proprio. C'è bisogno di una riflessione. La faremo: senza complicità né indulgenze. Con ferma serenità”.
La riflessione di Iacopino ha ricevuto una lunga serie di commenti, soprattutto da allievi e anche tutor dei master, alcuni dei quali molto critici.

Francesco Toralta
 
Enzo Iacopino
Paolo Mieli