Il tg campano viaggia
tra palestre e piscine

Il tg della Campania delle 14 del 7 marzo ha trasmesso un servizio di Rino Genovese su piscine, palestre e centri sportivi aperti in tempi di Coronavirus. Questo il testo

Titolo: Coronavirus, aperte piscine e palestre con precauzioni
Uno dei tanti stadi con le porte chiuse, una triste immagine alla quale dovremo abituarci per le prossime settimane, i tifosi non potranno assistere a gare e competizioni sportive, questo non significa però che si ferma la pratica sportiva: palestre, centri sportivi, piscine sono aperte; certo bisogna rispettare alcune semplici regole per contrastare al meglio il coronavirus.
Vediamo quali. Il nuoto da sempre uno degli sport più consigliati per i ragazzi soprattutto in questo periodo perché in piscina il coronavirus non ha vita facile.
Sabino Valentino (responsabile Coni triathlon Avellino): … vita difficilissima proprio per la presenza del cloro che come sapete è un battericida e un prodotto particolarmente aggressivo per i virus e i batteri. Il volume dell’acqua, tra l’altro, consente un’ulteriore dispersione degli eventuali batteri o virus che potrebbero essere presenti e obbligo, tra l’altro igienizzare le mani sia all’ingresso che all’uscita della piscina.
Gli esperti concordano non c’è alcun motivo per non frequentare le palestre, anche in questo caso però seguendo delle prescrizioni elementari, sia da parte degli utenti che dei gestori delle palestre. Massimo Landi (gestore palestra): i gestori delle palestre devono garantire un’ottima sanificazione ed areazione dei locali e mettere a disposizione per gli utenti dispenser e liquidi igienizzanti negli spogliatoi, docce e bagni.
Laura Landi (direttore sportivo): I clienti devono rispettare almeno tre regole importanti: lavarsi bene le mani prima e dopo l’attività sportiva, di non scambiarsi bottigliette e bicchieri di plastica e rispettare una distanza minima di due metri tra di loro. Il sudore, l’affanno sono veicoli di contagio? Michele Ranucci (istruttore): Sicuramente no, mantenendo la distanza di sicurezza, in più noi consigliamo di bere dei liquidi caldi durante la pratica sportiva, perché il caldo potrebbe distruggere il virus.
Secondo gli esperti nei centri benessere ci sono i luoghi più sicuri. Perché? Felix Vietri (gestore centro benessere): Si, perché ci troviamo in un ambiente dove c’è la condizione giusta per farsi che il coronavirus non esista. Abbiamo la sauna che raggiunge 90° e c’abbiamo il bagno turco che raggiunge un tasso di umidità al 90%. Umidità e temperature che sembrerebbero uccidere il coronavirus e non ci sarebbe nemmeno problema di contagio.
Un altro ambiente super sicuro è il solarium proprio per le sue alte temperature.
Per gli sport da contatto come vi state regolando? Domenico Saccone (istruttore pugilato): e come si vede abbiamo distanziato i sacchi, facciamo solo sacchi e un po’ di tecnica, un po’ di corda, facciamo la tecnica davanti allo specchio, evitiamo di fare il contatto.
Cosa ne pensa la federazione italiana dei medici sportivi? Giampaolo Palumbo (vicepresidente Federazione italiana medici dello sport): lo sport si deve fare perché lo sport è necessario, perché il movimento è vita, questo è il nostro slogan. Il comitato nostro scientifico ha dettato alcune regole, cioè nello spogliatoio, che c’è sempre una certa promiscuità, cercare di non utilizzare le stesse asciugamani, gli stessi accappatoi, gli indumenti utilizzati devono essere messi subito da parte.
Ma è possibile utilizzare gli attrezzi già utilizzati da altri? Pasquale Picone (istruttore): Assolutamente sì, l’importante è igienizzare le mani prima e dopo l’utilizzo ed evitare di strofinarsi gli occhi e toccare con le mani la bocca.