Mattino, Barbano non gioca a tennis

Egregio Cozzolino,
sono un tifoso del Napoli e un appassionato di tennis e il 23 novembre ho comprato il Mattino per leggere le cronache della partita degli azzurri, con le pagelle di Mimmo Carratelli, e il resoconto della finale del Master di tennis (che ora si chiama Atp finals) disputata a Londra da Novak Djokovic e Roger Federer.
Ho letto e riletto con attenzione l’inserto di venti pagine dedicato allo sport. Le prime otto sono sulla squadra allenata da Sarri e sul campionato di serie A, due sulla serie B. Ti do poi le aperture delle successive otto: pagina 38 Paganese, 39 Turris, 40 Frattese, 41 Cavese, 42 Hercolaneum (e giustamente vi starete chiedendo che cosa è), 43 Nola, 44 San Giuseppe, 45 San Gennarello; le ultime due hanno basket e pallavolo e c'è spazio anche per le arti marziali. Della finale londinese non c’è nessuna cronaca e neanche un tabellino con il risultato.    
Allora in poche righe ti giro un piccolo memorandum per il direttore Barbano e per i cronisti dello sport (con il capo Francesco De Luca lavorano Fabio Jouakim, Antonio Sacco, Pino Taormina e Roberto Ventre), nessuno dei quali evidentemente segue il tennis (e sono pagati per farlo) o gioca a tennis.
In Italia il tennis è il quarto sport dopo calcio, pallavolo e basket e il primo come disciplina individuale; i tesserati sono 240mila e qualche milione i praticanti. Dopo i tornei dello slam (Australian Open, Open di Francia al Roland Garros, Wimbledon e US Open a Flushing Meadows) le Atp finals sono il torneo più importante e vengono disputate a fine anno dai migliori otto tennisti del mondo. Non a caso, dopo le pagine sul campionato, il Corriere della sera dedica al match di Londra un’apertura a tutta pagina firmata da Gaia Piccardi e Repubblica un servizio a pagina intera di Gianni Clerici.

Beppe Gardini
(*) Da www.wikipedia.org
 
Novak Djokovic (*)
Francesco De Luca
Gianni Clerici