Iacopino bis; ora si vota
il consiglio di disciplina

ALLE ELEZIONI PER il presidente e per gli altri incarichi di vertice dell’Ordine nazionale si è ripetuto un copione che va in scena ormai da diversi anni: Autonomia sindacale, la corrente sindacale dei giornalisti di centro sinistra, entra in consiglio nazionale convinta di avere la maggioranza e viene regolarmente battuta. Al primo scrutinio il candidato di Autonomia Giancarlo

Ghirra, sardo di Carbonia, sessantacinque anni, da trentacinque professionista, segretario nazionale uscente, non ha raggiunto il quorum, ma si è piazzato al primo posto davanti al presidente del triennio 2010-2013 Enzo Iacopino, reggino, sessantacinque anni,


Giancarlo Ghirra (*) e Enzo Iacopino

professionista da trentasette, con terzo staccato Lorenzo Del Boca, novarese di Romagnano Sesia, sessantadue anni, da ventitre professionista, che ha guidato l’Ordine nazionale dal 2004 al 2010. Fumata nera anche al secondo turno, che però ha registrato il dissolvimento della candidatura Del Boca, mentre al terzo scrutino, quando era necessaria la maggioranza semplice, Iacopino, la volpe dell’Aspromonte, ha vinto tagliando il traguardo a mani alzate. Poi alla segreteria è stato eletto il milanese Paolo Pirovano, alla vice presidenza il pubblicista Santino Franchina, messinese di Galati Mamertino, mentre Autonomia porta a casa una sola poltroncina con la conferma alla carica di tesoriere dell’abruzzese di Avezzano Nicola Marini.
Completano l’esecutivo i professionisti Oreste Lo Pomo, di Potenza, e il bolognese Mario Rebeschini, il pubblicista piemontese Gianni Dimopoli e due napoletani: la professionista Maria Chiara Aulisio e il pubblicista Claudio Ciotola. Un altro campano, il pubblicista Angelo Ciaravolo, è stato eletto nel collegio dei revisori dei conti insieme ai professionisti Enrico


Lorenzo Del Boca e Nicola Marini

Clemente, di Sassari, e Giuseppe Gallizzi, milanese con natali calabresi.
Dopo l’insediamento, alla prima riunione dei 156 consiglieri nazionali, fissata per l’otto luglio, ci sarà un appuntamento importante: l’elezione dei dodici componenti del consiglio

di disciplina che non faranno più parte dell’Ordine e diventeranno ‘giudici’ di secondo grado su tutte le questioni deontologiche che riguardano i giornalisti. Nel consiglio ci saranno certamente delle novità perché tre degli uscenti (Pino Anzalone, Toni Cembran e Michele Partipilo) non sono stati rieletti. Tra i candidati c’è Lino Zaccaria, sessantasei anni, pensionato del Mattino, unico eletto in Campania all’Ordine nazionale dalla componente di minoranza che guida insieme a Enzo Colimoro e a Ermanno Corsi.
Alle spalle di Iacopino uno dei vincitori delle elezioni per i vertici nazionali è il leader dei pubblicisti campani Domenico Falco, che in cordata con i pubblicisti di Piemonte, Molise e Basilicata e in collegamento con i calabresi di Carlo Parisi e i lombardi di Giuseppe Galizzi, ha dimostrato il suo peso e ha portato due della sua squadra ad essere i più votati tra i pubblicisti all’esecutivo (Ciotola) e al collegio dei revisori (Ciaravolo). Al primo turno

Falco si è schierato con Del Boca, al secondo ha dato l’indicazione di astenersi per contare le sue truppe (facendo così slittare anche l’elezione di Maria Chiara Aulisio), al terzo scrutinio ha votato Iacopino.
Intanto il 25 giugno il consiglio dell’Ordine


Francesco Marolda e Carlo Parisi

regionale, con otto voti su otto (assente Rossana Russo), ha eletto alla vice presidenza il pubblicista Gennaro Guida, casertano di Cesa, sessantaquattro anni, dal 1972 al maggio 2011 dipendente della Tangenziale spa con l’incarico di addetto stampa. Alla presidenza del collegio dei revisori dei conti il 13 giugno è stato invece eletto Francesco Marolda, che è affiancato dal professionista Marzio Di Mezza e dal pubblicista Mauro Fellico.


(*) Da www.odg.it