I comunicati della Regione sulle donne

Caro Cozzolino,
rispetto a molti altri colleghi, ho avuto sempre grande rispetto per il lavoro degli uffici stampa istituzionali. Non è facile tradurre il politichese in italiano e chi lo fa bene e rapidamente va apprezzato. Eppure ci sono le eccezioni che confermano la regola. Sul sito della Giunta regionale, nella pagina dell'Assessore alle pari opportunità, ho letto un comunicato datato 8 luglio, dal titolo "Non spegnere la luce": un'iniziativa "che aiuta le donne". Ti invito a leggerlo.
Più che non spegnere la luce, bisognerebbe chiedere a chi l'ha scritto (il comunicato non è siglato) di "non spegnere " la lingua italiana. L'incipit del comunicato è già tutto un programma "Una campagna che aiuta le donne e centra il bersaglio della comunicazione". E dopo aver centrato il bersaglio dà anche voce ai decreti. "Con essa si dà voce al decreto del presidente della Repubblica, normativa di grande impegno civile." Tralasciando il fatto che non viene citata alcuna normativa e che il presidente promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti (articolo 87 della Costituzione) ma non ha potere legislativo, rimane ancora oscuro il contenuto del testo. Andiamo avanti. Si legge «La diffusione di uno spot in tutte le lingue sui mezzi di trasporto, luoghi spesso di disagio, è l'idea giusta e questo è il compito degli organismi regionali femminili: stimolare l'attenzione della politica su temi delicati come l'abbandono dei minori».
Questa frase è complessa e dal periodare traballante.  Comprendiamo che la diffusione di uno spot è l'idea giusta. Non solo, la frase contiene anche una verità, i mezzi di trasporto sono luoghi di disagio (chi sa che ne pensa l'assessore ai trasporti Cascetta?) e chi prende la Circumvesuviana ne sa qualcosa. Ma contiene anche un dubbio. Cosa sono gli organismi regionali femminili? Ci sono allora anche organismi regionali maschili? In ogni caso abbiamo compreso che compito di questi organismi è stimolare l'attenzione della politica (ma una volta stimolata che succede?) e quale è il centro del comunicato, l'abbandono dei minori.
Poi finalmente il mistero si chiarisce. Queste parole le ha pronunciate "l'assessore alle Politiche sociali della Regione Campania Alfonsina De Felice, intervenuta oggi alla presentazione di "Non spegnere la luce", la campagna di informazione sull'abbandono dei neonati promossa dalla Commissione Regionale delle Pari Opportunità e della Consulta Regionale Femminile" (ecco gli organismi femminili!?).
Inutile dire che il contenuto di questa mirabile campagna è invitare "le donne in difficoltà a rivolgersi a centri  (ma quali centri?) e ospedali dove potranno trovare assistenza". Idea geniale. Secondo me non ci aveva pensato mai nessuno. Magari la prossima volta potremmo diffondere uno spot sull'uso della lingua italiana. Forse è l'idea giusta. Cordialmente

Antonio  Lacrusca

 
Ennio Cascetta
Alfonsina De Felice