“Non sembrano avere un habitat preferito. Ho ancora vivido il ricordo di una colonia proprio sotto un tombino. Sembrava un enorme grappolo di bestie. Questa notte in bagno ho visto delle lunghe antenne sbucare dalla fessura di scolo dell’acqua nel lavandino. Dopo pochi secondi è sbucato il corpo rosso. E stamattina mentre lavava i denti mio figlio ne ha vista spuntare un’altra”.
È firmato da m. fr. il reportage del terrore, apparso il 14 giugno su Cronache di Napoli, intitolato “Via Epomeo, invasione di blatte / Strade, negozi e case infestate”. Ma la sigla poteva essere s. k., oppure a. h. perché né Stephen King né Alfred Hitchcock avrebbero saputo raccontare con virtuosismi horror più coinvolgenti ciò che accade ogni anno a Soccavo con l’arrivo dell’estate. |