Ma quanti sono i negozi del Vomero?

Gentile direttore,
eravamo così preoccupati negli ultimi tempi nell’osservare che al Vomero, da sempre considerato il quartiere commerciale per antonomasia di Napoli, le luci di tanti negozi si spegnevano ogni giorno per non riaccendersi più. Intere zone apparivano oramai buie e deserte al calar del tramonto, prive delle tante insegne colorate che per lustri l’avevano abbellite, richiamando migliaia di persone da ogni parte della città e della provincia.
Il 7 marzo finalmente la bella notizia in un articolo apparso nella cronaca de Il Mattino a firma di giu. cri. (Giuseppe Crimaldi, ndr). Il presidente del centro commerciale Vomero-Arenella-Confimpresa Italia, Enzo Perrotta, leggiamo, ha scritto una mail agli oltre 8000 associati.
Sì, proprio così: Perrotta ha scritto agli oltre ottomila associati, evidentemente commercianti del Vomero e dell’Arenella, visto che è il presidente del centro commerciale dei due quartieri. Ed allora: quale crisi?
Io mi ero fermato, anni addietro, a poco meno di duemila esercizi commerciali presenti sulla collina vomerese, dunque, se adesso sono ottomila, e peraltro tutti associati al centro commerciale Vomero-Arenella-Confimpresa Italia, essi si sono quadruplicati! Certo resta il mistero delle tante insegne spente e dei terranei vuoti! Chissà! Mi è sorto il dubbio che le attività commerciali si siano sviluppate negli ultimi tempi in verticale, negli scantinati, nei sottoscala, nei piani alti e forse anche sugli attici dei fabbricati, per fare ammirare alla clientela il panorama che da San Martino arriva fino al lungomare. Ma quale crisi, ma quale caro affitti, ma quali esercizi storici scomparsi! Nulla di tutto questo: i negozi potrebbero essersi mimetizzati, forse anche per sfuggire ai controlli. Basterà cercarli e, se proprio non si ha la pazienza di effettuare questa sorta di caccia al tesoro, si potrà sempre chiedere a chi ha il gravoso onore di trovarsi a capo di questo vero e proprio esercito di commercianti. Più di ottomila associati…ma dove mai saranno?

Gennaro Capodanno
Il Mattino del 7 marzo

 
Enzo Perrotta