De Magistris: ritirare i licenziamenti

L’avevano promesso e hanno mantenuto l’impegno. L’assessore al Lavoro e alle crisi Enrico Panini e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris avevano assicurato ai quattro amministrativi del Mattino (Sissi Contessa, Annalisa Romano, Liliana Scarpato, Antonio Verde) ‘licenziati’ il 10 ottobre che avrebbero scritto all’editore Francesco Gaetano Caltagirone per chiedergli “di ripensare ai licenziamenti e di intraprendere strade diverse per il reintegro dei lavoratori nella sede de il Mattino” e l’hanno fatto.
Il 25 ottobre infatti è partita da palazzo san Giacomo una lettera indirizzata a Caltagirone, al direttore del Mattino Alessandro Barbano, alla società Servizi Italia 15 da cui i ‘licenziati’ dipendono dopo la cessione di ramo d’azienda effettuata ad aprile, e per conoscenza alla Federazione editori, all’assessore al Lavoro della Regione Campania Sonia Palmieri e alla responsabile regionale della Filcams Cgil Maria Vitolo.
La chiusa di De Magistris è fin troppo soft: “confido nel vostro personale impegno e resto in attesa di un cortese cenno di riscontro”. Conoscendo i modi e le strategie di Caltagirone non c’è da essere molto ottimisti; speriamo però di sbagliarci e aspettiamo di vedere il “cortese cenno di riscontro” dell’editore.
Intanto un ‘cenno di scortesia’ è arrivato dai dirigenti di Servizi Italia 15. Il 24 ottobre hanno incontrato a Roma i dirigenti sindacali del commercio di Cgil, Cisl e Uil per discutere dei problemi della società “emersi” a Napoli e annunciati a Venezia. Ma il faccia a faccia si è risolto in un buco nell'acqua. C’è stato, scrive in un comunicato Loredana Colarusso della Filcams, “un atteggiamento aziendale inqualificabile”; infatti nel corso dell’incontro “non è stata registrata alcuna apertura, né sulla possibilità di gestire in maniera non traumatica i licenziamenti della sede di Napoli, né sulla possibilità di approfondire la situazione della sede di Venezia”.

Martin Beck
* Da www.dagospia.com
 
Enrico Panini
Luigi De Magistris
Sissi Contessa
Gaetano Caltagirone *