Botta e risposta tra
l'Ordine e il Mattino

GIORNALISTI: PROTESTA CONTRO PRESIDENTE PORTO
NAPOLI Odg-Ugiv, disagi e cattiva organizzazione per visita Delrio
(ANSA) - NAPOLI, 18 OTTOBRE - L'Ordine dei giornalisti della Campania «protesta contro il presidente dell'Autorità portuale di Napoli, Pietro Spirito, che stamattina, in occasione di una visita al cantiere per i lavori di dragaggio dello scalo ha consentito ad un solo giornalista di accomodarsi sull'imbarcazione che ospitava il ministro Graziano Delrio escludendo tutti gli altri operatori dell'informazione relegati su un altro scafo». «Un atteggiamento - dice il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli - non accettabile da parte di una delle principali istituzioni della città». «Disagi e cattiva organizzazione» vengono denunciati anche dagli operatori dell'immagine, fotoreporter e operatori video «relegati in una barca piccola per il numero dei giornalisti presenti e comunque inadeguata per documentare sia la visita del ministro che l'attività del cantiere». Lo dice l'Ugiv, Unione giornalisti informazione visiva della Campania.(ANSA). COM-TOR 18-OTTOBRE-17 11:06

PRECISAZIONE DELL'AUTORITÀ PORTUALE
Precisazione AdSP sulla conferenza stampa del Ministro Graziano Delrio
L’AdSP, in merito al comportamento tenuto da un cronista del Il Mattino che, contrariamente a quanto previsto, è salito a bordo della motovedetta della Capitaneria di Porto precisa quanto segue.
L’AdSP ha organizzato la visita del Ministro Graziano Delrio all’inaugurazione del cantiere di dragaggio del porto di Napoli con due imbarcazioni: una motovedetta della Capitaneria di Porto a bordo della quale era ospitata la delegazione “Istituzionale” e una pilotina del Gruppo degli Ormeggiatori per i giornalisti invitati a seguire, prima la visita via mare, e successivamente la conferenza stampa presso la sala riunioni dell’Ente.
Il cronista de Il Mattino ha ignorato quanto previsto nell’invito inviato ai mass-media alcuni giorni fa e, contravvenendo a quanto stabilito dagli organizzatori, e in violazione del codice deontologico dell’Ordine del Giornalisti che prevede, in un caso come questo, il dovere di rispettare il lavoro dei colleghi e di non avvantaggiarsi, è salito a bordo, senza alcuna autorizzazione, sulla imbarcazione sulla quale era presente il Ministro, assieme al Presidente della Regione e al Sindaco di Napoli.
L’AdSP si rammarica per quanto accaduto e si scusa con l’Ordine dei Giornalisti per non essere riuscita a impedire al cronista, nella calca che inevitabilmente si era formata, di tenere una condotta lesiva della professionalità degli altri giornalisti, che correttamente hanno rispettato quanto convenuto.

GIORNALISTI: IL MATTINO, SURREALE PROTESTA ORDINE (V. 'Giornalisti: protesta contro presidente...' delle 11:06)
(ANSA) - NAPOLI, 18 OTTOBRE - «Il dovere del giornalista è cercare le notizie nel miglior modo possibile. E non esiste codice deontologico o regolamento che possa frapporsi a questa ricerca. Ma l'Ordine dei Giornalisti della Campania e l'Autorità Portuale di Napoli la pensano diversamente. E si rendono protagonisti di un'inedita e surreale protesta». È quanto si afferma in una nota pubblicata sul sito del quotidiano 'Il Mattino' nella quale è anche scritto: «Stamattina, un cronista del 'Mattino', durante la visita a Napoli del ministro Graziano Delrio per l'inaugurazione del cantiere di dragaggio del porto, è salito a bordo della motovedetta della Capitaneria per fare il proprio lavoro al meglio, seguendo da vicino la cerimonia per poterne dare conto ai lettori con maggiore completezza. È stato più bravo degli altri colleghi. Come capita a chi ha più prontezza e non si limita alla mera ufficialità». «Purtroppo questo dovere giornalistico non è piaciuto all'Ordine dei Giornalisti che ha protestato ufficialmente con una nota inviata al presidente dell'Autorità portuale, Pietro Spirito, lamentando l'esclusione di 'tutti gli altri operatori dell'informazione relegati su un altro scafo', si rileva ancora nella nota del giornale. L'Autorità portuale, a sua volta, ha espresso rammarico e ha definito la condotta del nostro cronista come 'lesiva della professionalità degli altri giornalisti', che correttamente hanno rispettato quanto convenuto e scrive di 'violazione' del codice deontologico. A che titolo parla? Non è suo compito giudicare il lavoro di un cronista. Siamo insomma al paradosso di un Ordine dei giornalisti che vuole i giornalisti intruppati e li bacchetta se fanno il proprio lavoro meglio degli altri. L'Ordine dei Giornalisti ha altri compiti, ben più importanti della censura del corretto lavoro dei colleghi». (ANSA).
COM-CER 18-OTTOBRE-17 19:11