Ci è rimasto Biagio Izzo

Ventiseiesimo anniversario di Siani. Come ogni anno manifestazioni per ricordarlo. Si ha come la sensazione che dopo tanto tempo si sia detto tutto e il contrario di tutto. Ma c’è sempre qualche spunto nuovo, una suggestione non ancora evocata, un’emozione da riportare prepotentemente alla memoria. Il canovaccio è sempre quello: il cronista giovane e entusiasta, il mestiere difficile in una terra di confine, l’arroganza e il peso intollerabile di una camorra padrona e predona che ruba vite e sentimenti, la paura e/o la voglia di ribellarsi.
Si è detto tutto: ormai quel nome e cognome sono come una sineddoche: dici Giancarlo Siani e dici tutto quel che è possibile rappresentare in questa guerra titanica. Ma ogni anno c’è uno spunto nuovo per parlarne, perché nessuno dimentichi ad esempio quella sineddoche, quel nome e quel cognome, così carichi di significati eppure così sconosciuti ad alcuni.
Allora facciamo parlare per legittima competenza Luigi Cesaro, detto Giggino, presidente della Provincia di Napoli. Ce ne riferisce il 23 settembre l’agenzia Adn Kronos (controllata da Giuseppe Marra), prontamente ripresa dall’emittente Julie News, che ha come direttore editoriale Livio Varriale e direttore responsabile Giuseppe Giorgio. “La sua vita di giovane cronista, meticoloso nel suo lavoro di  ricerca su un territorio complesso come quello della provincia di Napoli, è un esempio straordinario per le nuove generazioni e  per tutti quelli che scelgono la forza del giornalismo per raccontare i fatti con rigore e senza paura».
Questo, scrive l’Adn Kronos, “è il commento del presidente della Provincia di Napoli nell'anniversario dell'uccisione da parte della camorra del giornalista de 'Il Mattino, Alessandro Siani”. 
Una perdita imbottante, – pare che abbia confidato Giggino ai suoi più stretti collaboratori dopo aver letto le agenzie - adesso ci è rimasto solo Biagio Izzo”.

Abel Fonseca
 
Giuseppe Marra
Livio Varriale
Alessandro Siani
Biagio Izzo