L'accuratezza di Giancarlo

Quest’anno la consegna dei premi per la legalità intitolati a Giancarlo Siani si è tenuta al centro direzionale nel salone del consiglio regionale alla presenza di esponenti della politica e delle forze dell’ordine, di magistrati e di giornalisti.
Tra i tanti intervenuti c’è stato il direttore del Mattino Federico Monga secondo il quale forse la principale qualità del suo lavoro era l’attenzione scrupolosa con la quale controllava e scriveva le notizie con articoli mai imprecisi o approssimativi. Oggi, ha continuato, spesso non c’è altrettanta accuratezza e precisione, e non soltanto tra i giornalisti.
Rapide sono arrivate le conferme. Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis, la struttura della Regione Campania che organizza il premio, parlando di Siani ha detto che era corrispondente da Torre Annunziata e a Torre Annunziata era stato ammazzato. Siani è stato assassinato a Napoli, in una traversa di piazza Leonardo al Vomero.       
Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho ha ricordato che Siani aveva lavorato prima come corrispondente e nell’ultimo anno come giornalista del Mattino. Non è così: Giancarlo è morto da ‘abusivo’. Non a caso è questo (‘L’abusivo’) il titolo del libro che nel 2001 gli ha dedicato lo scrittore Antonio Franchini

Martin Beck

 
Tonino Palmese
Federico Cafiero
Antonio Franchini