Tre schizzi di veleno
da Calabrese a Orfeo

Il 19 gennaio il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha presentato il suo piano editoriale ai redattori. Alla conclusione della presentazione, durata 59 minuti, il neo direttore ha riservato tre passaggi velenosi al direttore del Tg1 Mario Orfeo. Questo il testo

Ho parlato già alla prima riunione e poi ne ho parlato con il comitato di redazione, io penso a un giornale meno verticistico, meno dipendente dal direttore, penso che il passaggio che abbiamo fatto, scherzando Ezio
(Mauro, ndr) diceva “passiamo dalla monarchia alla democrazia”, il fatto che io ho levato il nome del direttore dalla testata sia… io penso ad un giornale in cui … ci sia una maggiore ... maggiori deleghe ai vice direttori e anche maggiore responsabilità dei settori
A me non interessa dire… non penso che dal centrale, adesso facciamo una citazione: ve li ricordate i tempi di Mario Orfeo e dell’interfono in cui Mario Orfeo ti diceva all’interfono anche la terza delle brevi cosa doveva mettere, ti aveva già mandato una mail con l’Ansa che dovevi mettere alla terza delle brevi. Ecco, io non credo a questo modello, con tutto il rispetto per Mario che ormai è diventato il miglior fan della Juve, pur essendo milanista, porta una grande fortuna, dieci presenze di Mario allo stadio, dieci vittorie della Juve per cui continui così, ma… “vieni a vedere la Juve?” Eh? No, va a vedere la Juve, io sono qui mica a vedere la Juve. Era a Udine l’altro giorno, c’era il suo posto vuoto alla sinagoga, c’era scritto Mario Orfeo, quando c’era il Papa, e lui era allo stadio a Udine, ma la Juve ha vinto e va bene così.