Velardi tira fendenti e
Barbano fa lo struzzo

DA UN MESE si è seduto sulla poltrona di sindaco di Marcianise Antonello Velardi, redattore capo centrale e numero tre del Mattino ancora in servizio. E, sul suo profilo Facebook, comincia a menare fendenti con un diario quotidiano rivolto innanzitutto ai suoi sostenitori.
Prendiamo la nota del 24 luglio. Racconta che è stato a letto malato, e poi va all’attacco. “Da più di tre mesi, – scrive – ma molto di più nelle ultime

settimane, è in corso una sistematica azione violenta nei miei confronti da parte di un gruppo di potere che al proprio interno raccoglie un avvocato che deve vendicarsi con i suoi colleghi, un ex poliziotto che si è messo in testa di fare politica e non va tanto per il sottile (come quando era in servizio), due o tre esponenti degli apparati investigativi che vivono tra frustrazioni e voglia di arraffare, un giornalista camorrista 

Vilma Moronesi

amico dei camorristi, una senatrice che deve difendere i suoi interessi e ha difficoltà a spiegare tante cose oscure della sua vita”.
Potrebbe bastare, ma Velardi continua: “questo gruppo variegato ne ha combinate e ne combina di tutti i colori; personalmente mi sta aizzando contro tutti i camorristi, gli amici dei camorristi, i faccendieri, i politici esperti in affari (propri). L’ho già scritto: mi hanno fotografato, mi hanno pedinato (mi ha pedinato un ex parlamentare della Repubblica italiana, incredibile), si sono informati sulla mia famiglia, hanno fatto i conti delle mie proprietà e si sono informati sui miei figli”.
Seguono decine di commenti di solidarietà, di inviti a tenere duro e ad andare avanti, promesse di preghiere di sostegno alla sua battaglia, richieste di benedizione divina e di protezione della madonna. Soltanto uno dei lettori, Francesco Mattiello è perplesso e osseva: “… resto basito dal fatto che nella duplice veste di sindaco (quindi pubblico ufficiale) e di giornalista, è a conoscenza di comportamenti contrari al codice penale e non sente il dovere di denunciare (come pubblico ufficiale) alla magistratura e alla

Gianluigi Guarino

pubblica opinione (come giornalista) nomi e cognomi di questi parassiti. Il suo dire-non dire rischia di apparire come una controminaccia alle minacce”. Resta “basito” Mattiello, ma non soltanto Mattiello. Le accuse sono durissime e sembra quasi che il giornalista del Mattino stia mettendo le mani avanti perché pensa che in tempi brevi possa succedere qualcosa. Quanto ai personaggi senza nome disegnati da Velardi più di uno può

essere facilmente identificato. Lasciamo perdere “l’ex parlamentare” che lo “ha pedinato”, “incredibile” (davvero incredibile) o “l’ex poliziotto che si è messo in testa di fare  politica”.  Concentriamoci sulla “senatrice che deve difendere i suoi interessi e ha difficoltà a spiegare tante cose oscure della sua vita”. Insomma una che a casa ha un armadio a sei ante per conservare tutti gli scheletri accumulati. E cerchiamo di capire chi è.
Sono soltanto due le inquiline casertane di Palazzo Madama: la pd Rosaria Capacchione, inviata del Mattino in aspettativa, e la 5 Stelle Vilma Moronese. Scartata per ovvi motivi la Moronese, rimane la Capacchione. E non a caso è suo il nome citato, con foto, da Gianluigi Guarino, direttore del quotidiano on line Casertace, a commento della nota di Velardi.  
Vi starete chiedendo quali azioni incisive ha messo in campo il direttore del giornale Alessandro Barbano per evitare che lo scontro tra i due diventi incandescente? Possiamo rispondere precisi e veloci: nessuna.
Del resto Barbano trascina da mesi il nodo Velardi, prima candidato poi

insediato, che fa il sindaco di una città di oltre quarantamila abitanti ed è il numero tre del maggiore quotidiano del Mezzogiorno. Non sa che pesci pigliare? È timoroso e non ha la forza di intervenire? Aspetta che qualcuno sollevi la questione? Spera che il nodo si sciolga da solo? Non sappiamo; sappiamo però che si interessa di altro. Da melomane, insieme alla sovrintendente del San Carlo Rosanna Purchia, si sta occupando e si occuperà

Rosanna Purchia

per il prossimo mese dell’organizzazione del concerto che si terrà il 12 settembre al teatro “più bello e più antico del mondo”.Alla presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi e dei ministri Dario Franceschini e Stefania Giannini canterà melodie napoletane e italiane Jonas Kauffman, “il più grande tenore del momento e forse di sempre (Barbano dixit)”.