Piero Rossano. Il Corriere del Mezzogiorno (edizione Campania) ha un titolo in prima e la pagina 6 con un articolo firmato da Roberto Russo. All’operaio ucciso nel Casertano Repubblica Napoli dedica l’apertura della prima pagina riportando nel titolo la denuncia dei sindacati (“Era precario”) e a pagina 5 un’ampia cronaca affidata a Tiziana Cozzi.
E il Mattino? L’intera filiera di comando, dal direttore casertano Francesco De Core e dai membri dell’ufficio dei redattori capo fino ai vertici della cronaca, decide che la morte tragica di Giuseppe Borrelli non merita neanche un titoletto né in prima né nelle pagine interne. La notizia deve essere letta da Mondragone ad Aversa e quindi va piazzata nell’edizione di Caserta, con un resoconto di Biagio Salvati e le testimonianze raccolte da Roberto Della Rocca. Ed è una scelta singolare non soltanto perché contraria alle regole del giornalismo e dell’etica ma anche perché il giornale nella sua storia ha un morto sul lavoro. |