Rivellini condannato
ma i giornali tacciono

I GIORNALI NAPOLETANI non hanno dato notizia della decisione della Corte di giustizia della comunità europea che ha condannato Enzo (all’anagrafe Crescenzio) Rivellini, europarlamentare del Partito popolare dal 2009 al 2014, a restituire al parlamento europeo 252.321,88 euro. Con la sentenza dei giudici della quinta sezione del tribunale del Lussemburgo (presidente Jesper Svenningsen, consiglieri Colm Mac Eochaidt relatore e Johannes Christoph Laitenberger), depositata il 23 ottobre, la corte ha respinto il ricorso con il quale Rivellini chiedeva l’annullamento della decisione dell’ufficio di presidenza del parlamento europeo e ha confermato la condanna al risarcimento e al pagamento delle spese di giudizio. I magistrati hanno anche ribadito la trattenuta di 615,22 euro dalla pensione di anzianità di Rivellini, trattenuta operativa dal primo gennaio 2023 a favore del parlamento europeo.
I fondi da restituire, destinati a sostenere la sua attività parlamentare, finirono, scrivono i magistrati, nelle casse di “una società unipersonale a responsabilità limitata” della quale “unica socia” risultava Bianca D’Angelo, per un certo periodo, sua assistente e compagna. 
La sentenza evidenzia, infatti, che Rivellini “non ha confutato, nella sua

denuncia, la constatazione dei questori secondo cui intratteneva una relazione sentimentale e stabile” con la

Johannes C. Laitenberger, Colm Mac Eochaidt, Jesper Svenningsen

donna, “come attestava nel suo libro intitolato ‘Non faccio nomi… solo cognomi’, pubblicato sul proprio sito internet”. E nel quale afferma “espressamente” che “durante l’anno 2009”, Bianca D’Angelo “era la compagna della (sua) vita da dieci anni”.
Come si vede, una vicenda grave. Per questo stupisce il silenzio della stampa napoletana su una persona che è stato tra i protagonisti della politica campana degli ultimi venti anni. Napoletano, sessantanove anni compiuti a luglio, Rivellini ha militato in tutti i partiti della destra e del centro destra: Alleanza Nazionale fino al 2009; il Popolo della Libertà dal 2009 al 2010; ‘Futuro e libertà per l’Italia’ di Gianfranco Fini nel 2011; Forza Italia dal 2013 al 2014; Azione Nazionale dal 2015 al 2017; ‘Movimento nazionale per la sovranità’ fondato da Gianni Alemanno e Francesco Storace dal 2017 al 2019; Fratelli d’Italia dal 2019 al 2020, partito lasciato proprio quando Giorgia Meloni era alla vigilia della conquista del governo del Paese.
Nel 2005 è stato eletto consigliere regionale della Campania nelle fila di Alleanza Nazionale per poi passare nel 2009 al parlamento europeo con il Popolo della Libertà. Meno lusinghieri i risultati ottenuti nelle successive tornate elettorali: si ricandida con Forza Italia e non viene eletto alle Europee del 2014; nel maggio 2015 nella competizione per la presidenza della regione Campania appoggia Stefano Caldoro nettamente battuto da Vincenzo De Luca; l’anno successivo con la lista ‘Napoli Capitale’ nella corsa per Palazzo San Giacomo punta su Gianni Lettieri sbaragliato da Luigi De Magistris; alle politiche del 2018 si presenta alle elezioni per il  Senato con Fratelli d’Italia ma viene battuto dalla candidata dei 5 Stelle Virginia La Mura; alle Regionali del 2020, sempre con Fratelli d’Italia, è in corsa per Caldoro presidente ma non è eletto; alle elezioni comunali del 2021 appoggia Catello Maresca surclassato al primo turno da Gaetano Manfredi.
Il 22 novembre scorso Crescenzio Rivellini viene nominato commissario cittadino della Lega di Matteo Salvini e in questo caso i giornali pubblicano la notizia, vedi il Corriere del Mezzogiorno, vedi il Mattino.