Sberleffi sul ‘sisma’

Parte con il botto Marco Piscitelli, rientrato al Mattino dopo otto anni a Fanpage, che con i gradi di vice redattore capo si è visto assegnare dal direttore la guida della redazione Internet.
Il Mattino online alle 7,26 del 22 novembre, alla vigilia dell’anniversario del sisma dell’Irpinia che causò tremila morti, titola: “Terremoto a Napoli e ai Campi Flegrei oggi: scossa nella notte di magnitudo 1,1 lungo la costa”.
In senso stretto non è una fake news perché la scossa, per quanto di bassa intensità, c’è stata ma la notizia è certamente dilatata fino a creare un allarmismo inutile. E sulla pagina social del Mattino fioccano i commenti: c’è qualche post di sostegno alla notizia pubblicata ma in gran parte sono contumelie indirizzate al giornale e ai suoi redattori.
Alcuni esempi: “Purtroppo certe testate non sono più credibili”; “Fate pena Mattino”; “Vergogna giornalai”; “Allarmismo inutile da denunciare”; “Il guaio è che per vendere i giornali i ‘giornalisti giornalai’ inventano titoli allarmistici”; “1,1 popolazione sveglia? Datevi ad altro che il giornalismo non è per tutti”; “Possibile che siano così mal ridotti in questa testata che creano allarmismi pur di fare notizia”; “Mattino non ti metti scuorn”; “Matilde Serao colpiscili”; “Non compriamo più il Mattino”; “Sciacalli”; “1,1 è l’evento sismico di quando passa la Cumana”; “Il procurato allarme è reato”; “Non firma nessuno l’articolo? Paura di denuncia per procurato allarme”; “Ora è la volta buona che cancello questo giornale”; “Bisognerebbe prendere provvedimenti seri di fronte a un modo di fare giornalismo spazzatura”.

Cesare Marcuccio
 
Matilde Serao