Licenziato dalla Cgil; per
l'Ansa non è una notizia

IL MATTINO SPA possiede il 3,06 per cento della “Agenzia Ansa, agenzia nazionale stampa associata, società cooperativa”, come viene indicata nell’articolo uno dello statuto, e, in una regione come la Campania che vede in pratica tutti gli organi di informazione attingere con regolarità alle notizie dell’agenzia, è uno dei pochi media che paga regolarmente l’abbonamento.

Eppure, grazie all’Ansa, il quotidiano di via Chiatamone registra a volte buchi vistosi.
Sabato 22 settembre Repubblica Napoli e il Corriere del Mezzogiorno hanno in prima pagina la notizia che la Cgil ha


Patrizia Capua, Fabrizio Geremicca e Gianpaolo Longo

licenziato un suo sindacalista, Ciro Crescentini, napoletano, quarantasette anni, assunto alla Fillea Cgil il primo giugno del 1982, che nel 2003 ha pensato e organizzato lo sportello antimobbing in collaborazione con l'Unità di salute mentale della Asl Napoli 1, diretta da Claudio Petrella. L’articolo di Repubblica è firmato da Patrizia Capua (occhiello: Nessuna motivazione politica secondo il leader della Fillea Sannino, ma i retroscena non sono chiari; titolo: La Cgil licenzia il sindacalista; catenaccio: Crescentini aveva denunciato i cantieri irregolari), il servizio del Cormezz da Fabrizio Geremicca (occhiello: Ciro Crescentini denuncia: ”Mi hanno cacciato”. Ma la Fillea replica: ”Ha avuto un altro incarico”; titolo: “Io, sindacalista e dipendente, licenziato dalla Cgil”). Il capo cronista del Mattino Gianpaolo Longo vede il buco e si incavola.
“La mattina di sabato 22 – racconta Crescentini a Iustitia – mi chiama Longo; mi chiede perché non l’ho informato della lettera di licenziamento che mi ha mandato Giovanni Sannino, segretario provinciale della Fillea Cgil (il sindacato degli edili, ndr). Gli spiego che il giorno precedente, appena ho ricevuto la comunicazione, ancora sotto choc per il colpo dopo venticinque anni di vita


Carmine Bonanni, Angelo Cerulo e Franco Tortora

spesi al sindacato, ho chiamato la redazione napoletana dell’Ansa. Erano le 14 e mi ha risposto Cerulo (capo servizio aggiunto e numero due della sede, ndr); gli ho dato la notizia e mi ha passato un collaboratore, credo

si chiamasse Davide. Per mezz’ora gli ho spiegato tutti i passaggi della vicenda. So che la cronaca sindacale dell'Ansa è affidata a Carmine Bonanni, l'addetto stampa della Cgil, ma ero sicuro che Cerulo avrebbe messo in rete la notizia. Longo ascolta in silenzio. Probabilmente poi chiama l’Ansa, che poco prima di mezzogiorno dà la notizia del licenziamento”.
Il take è firmato da Franco Tortora, che riporta correttamente la versione del segretario della Fillea, ma scrive “licenziato" tra virgolette. Tortora però deve considerare ancora incandescente la materia perché, nelle dodici righe del lancio, ritiene opportuno precisare che la “vicenda viene affrontata oggi da organi di stampa”. Una excusatio non richiesta che mette in evidenza i ritardi e le tentazioni censorie dell'agenzia.