Agli esami dell'Ordine
c'è Leopoldo Mastella

LA PERCENTUALE DI bocciati all’ultima sessione d’esami per diventare giornalisti professionisti (prova scritta a fine ottobre 2006, orali conclusi a metà marzo) ha sfiorato il 30 per cento, un dato negativo da primato. Commissione particolarmente severa o livello dei candidati sempre più modesto?
“Escludo che si possa parlare di esaminatori severi; - risponde uno dei commissari giovani – anzi, abbiamo cercato di aiutare tutti i candidati in difficoltà, ma in tanti casi non c’era aiuto che potesse bastare. L’esperienza di decenni insegna però che al secondo, terzo tentativo, magari con una piccola spinta, tutti riescono a superare l’esame. Guardando con attenzione le statistiche, emerge che i non idonei sono stati duecentoventidue, con

sessantadue bocciati alla prova orale, ritenuta in genere poco più di una formalità. Questo dato è la certificazione di una preparazione culturale veramente modesta, per usare un eufemismo. E il segnale più grave arriva dalle scuole di giornalismo, al centro da mesi di un confronto acceso e di polemiche aspre, nelle quali si pagano quote di iscrizione onerose per ottenere il riconoscimento del praticantato. Dei duecentodue aspiranti professionisti arrivati dalle scuole i bocciati sono stati quaranta, ventinove allo scritto e undici


Giuseppe Misso

all’orale. Ma se due anni di scuola post laurea non ti mettono in condizione di superare una prova nel complesso semplice come quella dell’Ordine nazionale, come sono stati selezionati e poi formati gli allievi?”
Sarà certo vero che si continua ad abbassarsi la qualità professionale complessiva degli aspiranti giornalisti, ma è altrettanto vero che c’è ancora la fila agli Ordini regionali per l’iscrizione al registro dei praticanti; e sono numerose anche le domande per la nomina a selezionatore dei nuovi Montanelli. Per la sessione che si aprirà a fine aprile con la prova scritta in Campania sono dieci gli aspiranti commissari: Sergio Califano, Enzo Colimoro, Marcello Curzio, Michele De Simone, Gianni Festa, Franco Genzale, Marco Pellegrini, Massimo Siviero, Enzo Todaro, Piero Antonio Toma.
Intanto, sul livello largamente deficitario di una parte consistente dei candidati agli esami, un commissario della 89° sessione ha raccolto una serie di perle, limitandosi a quelle annotate durante la correzione delle prove scritte. Una lettura utile per avere un’idea del livello di preparazione dei candidati e della inadeguatezza delle risposte fornite dai gruppi dirigenti della categoria su questioni centrali come la riforma dell’Ordine e l’accesso alla professione giornalistica.
Veniamo ora al “breviario di frasi involontariamente comiche, spesso drammatiche, e varie amenità”, come lo definisce l’autore. Le parole riportate in corsivo colorato sono tutte citazioni letterali, annotate nel corso delle correzioni degli elaborati scritti (articoli e quesiti). Il commissario, che ha cucito le varie perle, aggiunge infine un’ultima avvertenza: “Il diritto d’autore è interamente riconducibile ai candidati della 89ª sessione che possono vantare la paternità di quest’opera collettiva dell’ingegno”.
LA CIRCONFERENZA DELLA “EMMA MAERSK”. Ve la ricordate la mitica nave “Emma Maersk”? È il portacontainer acqueo più grande del mondo, ovviamente carico di containers contenenti merce di ogni specie. Ci


Pio IX (*)

sono persino stecchini da denti, insomma questa nave risulta piena come un treno. Perché? Semplice: in quell’utero di acciaio ci sono 45mila tonnellate di regali. Già, perché si avverte proprio l’aria natalizia: Babbo Natale si chiama “Emma Maersk” e ha una circonferenza di 52 metri. Può sembrare uno scherzo ma l’affermazione è esatta perché riferita ad una gigantesca nave portacontainer. Che rotta farà? Non si sa, ma una cosa è certa: la nave “Emma Maersk” atterrerà in Inghilterra...

VERI POLLI. Troppi, davvero troppi gli animali che ci stanno morendo intorno: l’emergenza aviaria colpisce a Como e intorno al lago è tutto un pullulare di carcasse di animali morti e proprio qui vengono ripescati i corpi degli animali morti. State tranquilli: non esiste contagio se le carni dell’uomo vengono consumate cotte. Resta soltanto il sospetto del passaggio del virus.
GIUDICI GIUDICANTI. A chi spetta giudicare? La funzione giudicante è portata avanti dai giudici. Ma sia ben evidente: Solo nella funzione giudicante che spetta al Gip e al Gup si potrà avere la possibilità, in base alle prove e alle testimonianze, di decidere come procedere nella sentenza. Bisogna mettere le cose in chiaro, perché gip o gup che sia, non si può sottovalutare che la funzione giudicante è affidata all’amministrazione della giustizia. E poi solo il Pm ha funzioni incriminanti.
VEDI NAPOLI E POI MUORI. Qui regna il genus della dirompente violenza. Ma il movente resta sempre lo stesso, la parentela con il clan dei Misso. Si usano persino armi cotudenti che spesso diventano prova intangibile di fatti e misfatti. Accade così che a Napoli si perde la vita anche per quelli che i mattutini della Questura chiamano “futili” motivi. Ma l’emergenza criminalità contagia tutto il Sud. La riprova? C’è una vittima

anche in Puglia: Il ragazzo di Bari aveva una sola colpa, essere sinonimo di un boss.
POTERE DELLA RETTIFICA. La rettifica viene chiesta al media ma può essere pubblicata sulla testa di una stessa testata. Chi la chiede? Senza dubbio è il precisante. Anche se c’è da chiarire se è davvero facoltà del notiziato chiedere e ottenere la rettifica. Che, codici alla mano, deve essere pubblicata per due giorni di fila in caso di quotidiani e per due pubblicazioni di fila in caso di periodici. Sempre che queste


Pio XI (*)

precisazioni non abbiano contenuti suscettibili di incriminazione.
UNA FIRMA DI TROPPO. Quando si può ritirare la firma da un articolo? Il vero giornalista può farlo in primo luogo quando non si riconosce più in quello che ha scritto. Qui c’è da far valere il diritto di paternità. E poi non bisogna dimenticare fattori cruciali: ci sono variazioni che dipendono o da una scelta del direttore o dal cambio della notizia nel corso della giornata, ad esempio il peggioramento delle condizioni di salute di un conducente in seguito ad un incidente stradale. Certo è che il giornalista ha diritto al ritiro della firma quando l’articolo viene pubblicato con la propria firma ma senza la dovuta autorizzazione oppure quando il suo articolo è stato modificato senza il suo consenso o con il suo dissenso. E poi non dimenticate: il giornalista può ritirare la firma anche quando è stato istigato alla diffamazione dal direttore!!!
TUTTO È CONCORDATO/A. Che a firmarlo sia stato Pio IX o Pio XI poco importa, Stato e Chiesa sono indispensabili e sovrani, anche perché i rapporti sono regolati dalla Concordata dell’84. Certo è che i valori cattolici sono ben saldi nello Stivale: l’Italia, grazie anche alla vicinanza con il Vaticano, ha il cattolicesimo come religione di stato...
OLTRE IL REALITY. C’è la fila per essere provinati in diretta. Ma poi fra i protagonisti dei reality per aumentare l’audience scatta la corsa all’invocazione contro i santi, naturalmente sempre in diretta. Per fortuna i produttori guardano avanti preparando il parto di nuovi cloni. Anche perché


Pietro Nenni (*)

a dilatare il torpore non può servire la bestemmia.
TOPI DI TIPOGRAFIA.
Le nuove tecnologie non possono oscurare la memoria della stampa: Il tipografo è uno strumento tecnico usato in passato per misurare le linee tipografiche. E oggi? Siamo passati all’era moderna: Il tipometro è uno strumento di misura graduato in righe tipografiche che si usa per “quotare” ed esprimere in righe gli oggetti (articoli, foto, tabelle). Al più, per i topi di tipografia, il tipometro

serve ancora per misurare l’altezza del carattere al momento della lettura del testo.
VENTI DI CRISI. Quanti scongiuri per i futuri premier: lo sapevate che la crisi di governo si apre in caso di decesso del presidente del consiglio? Ma poi pensa a mettere tutto a posto il capo dello Stato: nel caso riscontri una personalità in grado di mettere d’accordo una nuova maggioranza, gli affida il pre-incarico. È proprio crisi quando manca la maggioranza o una parte dei ministri. Sarà poi il nuovo governo che dovrà decidere il nuovo presidente del consiglio. Ma una crisi di governo può determinarsi a seguito dello “sfilamento” determinante di un partito della maggioranza (cosiddetta crisi extraparlamentare).
DA PALERMO ALL’UNGHERIA. Ne accadono di fatti singolari nel mondo, tanto che il Palermo, insomma, non è detto che non possa vincere il gran premio della montagna... E, per tornare alla Storia, Nenni tornato dall’Ungheria fondò il partito socialista.
L’ORDINE DELLE INGENUITÀ. Lasciamo pure che i candidati, con beneficio d’inventario, possano appellarsi al principio di ingenuità e persino possano pensare che più di qualcuno su un punto non è riuscito a trasferire serenità. Ma l’Ordine dei Giornalisti non può navigare senza controllo e, soprattutto, senza un valido controllore. Qui c’è proprio bisogno che intervenga il ministro della Giustizia Leopoldo Mastella!!!


(*) I siti da cui sono state prese le foto sono per Pio IX www.vatican.va, per Pio XI www.radiomarconi.com, per Pietro Nenni www.degasperi.it