Al Mattino prepensionati
Capacchione e Treccagnoli

PESCE D'APRILE al direttore del Mattino da parte del cronista Pietro Treccagnoli che il 31 marzo saluta e va in prepensionamento. Nato a Qualiano nel luglio del 1959, professionista dal 1986, Treccagnoli voleva lasciare via Chiatamone già nello scorso settembre approfittando dell’ultima casella dello stato di crisi disponibile per un under sessanta. Barbano aveva però insistito per trattenerlo in servizio garantendogli

gratificazioni professionali e economiche: una rubrica in prima pagina (‘la mosca’), poi la promozione a vice redattore capo e l’ordine di servizio del 27 novembre con il quale il direttore lo nomina responsabile di “approfondimento e rubriche”.
Con marzo chiude l’esperienza di senatrice del Partito democratico a palazzo Madama e la carriera di cronista del Mattino, dove era arrivata nel 1985,

Marilù Musto

Rosaria Capacchione, natali napoletani, radici casertane, cinquantotto anni compiuti a febbraio, da trentacinque professionista.   
Dal 2013 Marilù Musto, napoletana, trentasette anni, professionista da otto, ha avuto una serie di contratti a termine per la sostituzione della Capacchione alla redazione di Caserta. L'incarico è scaduto a metà marzo e nei primi giorni di aprile firmerà un contratto annuale che dovrebbe essere finalmente l’ultimo prima dell’assunzione a tempo indeterminato. Per fronteggiare la breve assenza della Musto è stato spostato alla redazione di Caserta il cronista di giudiziaria e nera di via Chiatamone Giuseppe Crimaldi.