Kiss Kiss Napoli,
il giudice si riserva

SI È TENUTA il 25 ottobre la seconda udienza per discutere della denuncia per attività antisindacale (ex articolo 28 dello statuto dei lavoratori) presentata dal Sugc, il sindacato dei giornalisti campani guidato da Fabrizio Cappella, e dalla Federazione nazionale della stampa contro gli editori di Kiss Kiss Napoli, che sono, secondo la visura camerale di Only Radio, la srl con 155mila euro di capitale proprietaria della radio, cinque Niespolo (Lucia, Ida, Marcello, Antonio, Davide) e

Enza D’Amelio, socia e amministratrice della società, oltre che vedova di Ciro Niespolo, il fondatore della discoteca e nel 1976 dell’emittente. Davanti alla giudice del lavoro del

Bruno Del Vecchio e Luigi De Martino

tribunale di Napoli Giovanna Picciotti sono presenti per Kiss Kiss Napoli il rappresentante legale Patrizio Gagliotti, il professore Ferraro e l’avvocato Mariano; per i promotori dell’azione legale il segretario Sugc Cappella, gli avvocati Luigi De Martino e, per la Fnsi, l’avvocato del foro di Roma Bruno Del Vecchio.
La giudice ha ascoltato le parti che hanno ribadito le proprie posizioni e si è riservata. Ora ha davanti due strade: decidere di sentire degli informatori o acquisire nuovi documenti; comunicare la sua decisione sulla base del materiale già in suo possesso.
Siamo di fronte a una vicenda che per molti aspetti va al di là dello specifico contenzioso – osserva l’avvocato Del Vecchio, che è anche responsabile comunicazione dell’associazione di avvocati lavoristi ‘Comma 2 Lavoro è Dignità’ – nella quale le conciliazioni tra giornalisti e azienda vedevano al tavolo, “a tutela dei lavoratori”, sindacati di certo rispettabilissimi, ma il cui scopo è la tutela di addetti all’agricoltura e comunque di lavoratori o pensionati non giornalisti. Una anomalia resa possibile anche dal fatto che in Italia non c’è una legge sulla rappresentanza sindacale”.