Esaurito il mandato
il cdr dà le dimissioni

Lunedì 18 settembre al ministero del Lavoro il Cdr, alla presenza di una delegazione della Fnsi, ha firmato il documento con cui vengono riconosciuti al Mattino altri 14 prepensionamenti in aggiunta ai 5 già riconosciuti lo scorso mese di maggio. Lo sblocco di tali posizioni consente di imprimere una svolta al percorso di crisi e ristrutturazione aziendale iniziato nel marzo del 2015 e che ha visto il Cdr siglare due accordi con la Proprietà attraverso i quali sono stati evitati interventi drastici nei confronti degli esuberi. Ciò è avvenuto mediante il ricorso ad ammortizzatori sociali sulla base di criteri oggettivi ispirati da un principio difeso fino in fondo da questa rappresentanza sindacale: l'uguaglianza.
Sono stati mesi difficili durante i quali il Cdr ha sempre tentato di governare le situazioni, senza mai subirle, guardando al bene di tutti e al futuro del nostro giornale. In quest'ottica il Cdr, il cui mandato è scaduto a fine febbraio 2017, ha accettato responsabilmente di restare in carica, su richiesta dell'Assemblea, per condurre la delicata trattativa sulla cassa integrazione che, si ricorda, ha permesso di passare da 56 giorni di ‘solidarietà’ in due anni a 19 giorni di cassa integrazione in due anni, con un accordo che prevede la riduzione di un giorno di cassa per ogni uscita a partire dalla terza. Proprio in virtù di questo meccanismo, nei mesi di luglio, agosto e settembre non sono state programmate giornate di cassa integrazione.
I 19 prepensionamenti concessi dal ministero del Lavoro consentono a tutti di guardare con maggiore serenità al futuro. Sulla base di questi presupposti il Cdr, ritenendo di aver concluso il proprio lavoro, rassegna con effetto immediato le dimissioni dando così avvio alle procedure per il rinnovo degli organismi sindacali secondo le modalità che stabilirà la commissione elettorale.

Napoli, 28 settembre 2017 Il Cdr