Caro direttore,
il 27 luglio i lettori appassionati alle vicende dei clan camorristici hanno letto sul Roma e su Cronache di Napoli, con titoli a tutta pagina in prima, i servizi di Fabio Postiglione e Manuela Galletta sull’arresto di Antonio Sarno, figlio del boss Ciro, detto ‘o sindaco.
I cronisti del Mattino hanno invece appreso dell’arresto a metà mattinata, alla conferenza stampa convocata dal procuratore della Repubblica Giovandomenico Lepore. Così la notizia è arrivata sulle pagine del Mattino il 28 luglio con un articolo firmato da Leandro Del Gaudio.
Due considerazioni. Vero è che l’ex direttore Orfeo aveva scritto, nel piano di riorganizzazione presentato ad aprile, che i giornali a cui rubare copie non erano Corriere della sera e Repubblica, ma i piccoli quotidiani provinciali. Però si parte male, se anche dai piccoli si incassano buchi vistosi.
La seconda, più che una considerazione, è una domanda sul Mattino allo sbando di questi ultimi mesi.
Venti anni fa, quando sulla poltrona di direttore sedeva Pasquale Nonno e Giuseppe Calise era numero due del giornale e mastino in cronaca, una fonte (un pm, un ufficiale dei carabinieri o chissà chi) avrebbe mai osato passare la notizia a due quotidiani minori e bruciare il giornale di via Chiatamone? |