“Jankto entra nella storia”

Jakub Jankto, calciatore che in Italia abbiamo visto in Serie B nell'Ascoli e in Serie A in Udinese e Sampdoria, ha recentemente fatto coming out, diventando così il primo calciatore ad alto livello a dichiararsi pubblicamente omosessuale. Immediate le reazioni del mondo dello sport e dei suoi ex compagni di squadra, i quali all’unanimità hanno appoggiato e sostenuto l'atleta natio della Repubblica Ceca e attualmente in forze allo Sparta Praga, cui l'ha ceduto in prestito la società spagnola Getafe.
Il quotidiano Libero, però, il 14 febbraio ha avuto toni meno solidali verso il calciatore ceco. Il giornale che ha due direttori, Alessandro Sallusti (responsabile) e Vittorio Feltri (editoriale), un condirettore, Pietro Senaldi, e due vicedirettori, Giuliano Zulin e Fausto Carioti, ha giudicato criticamente le dichiarazioni di Jankto, colpevole di aver scelto "la fine della carriera" per dichiararsi.
Ci sono però alcune considerazioni da fare. In primis Jankto ha 27 anni appena compiuti, il che significa che la carriera, potenzialmente, durerà ancora tra i cinque e i sei anni. Altri toni vengono usati ad esempio per il quarantaduenne Ibrahimovic, il quale leggendo Libero può essere scambiato per un atleta nel fiore della carriera pur non scendendo in campo da svariati mesi.
In secondo luogo, c'è una contraddizione nel titolo: "Jankto entra nella storia ma non per successi sportivi". E subito dopo: "È il primo calciatore importante a fare outing". Come può essere importante se non ha raggiunto alcun risultato sportivo significativo? 
E, dulcis in fundo, il termine 'outing' è utilizzato in modo errato. 'Outing' viene usato quando qualcuno rivela al pubblico l'omosessualità di un'altra persona, mentre 'coming out' è il termine specifico per qualcuno che rivela la propria omosessualità (o in generale il proprio orientamento sessuale).

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