Gentile direttore
ho letto l’ampio servizio sul concorso anomalo alla Provincia di Napoli con orali a porte chiuse e vorrei informare i lettori di Iustitia che sulla questione il gruppo di Alleanza nazionale ha presentato due interrogazioni.
La prima, il 3 novembre 2005, indirizzata al presidente Di Palma e all’assessore Capasso, è firmata da Giovanni Bellerè. Il consigliere chiede di sapere perché “la giunta ha deciso di puntare sui giornalisti pubblicisti e non professionisti” e perché sia stato equiparato “il titolo della laurea con quello di giornalista professionista”.
Con la seconda dell’undici gennaio, primo firmatario il capo gruppo Luigi Rispoli, seguito dai consiglieri Bellerè, D’Auria, Muro, Pesce e Schiano, viene chiesto al presidente della giunta di sapere a “quale ufficio sono stati assegnati” i quattro giornalisti neo assunti; “chi è il dirigente dal quale dipendono”; “che orario di servizio svolgono”; “dove è dislocato fisicamente l’ufficio presso il quale gli stessi prestano la loro opera”.
Secondo il testo unico sull’ordinamento degli enti locali il presidente della Provincia ha l’obbligo di rispondere entro trenta giorni, ma a distanza di due mesi e mezzo dalla seconda interrogazione non ha ancora fornito alcun chiarimento. Byte, byte
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