I lanci dell'agenzia Ansa
sulle denunce di Saviano

MANTOVA: SAVIANO, COME I BOSS USANO STAMPA LOCALE/ L'AUTORE DI GOMORRA, QUASI 2 ML COPIE VENDUTE, SI RACCONTA
ANSA) - MANTOVA, 7 SETTEMBRE - Da solo sul palco con i suoi quattro uomini della scorta, con dietro un grande schermo dove fa vedere titoli e articoli di giornali locali, il Corriere di Caserta e Cronache di Napoli,  Roberto Saviano, atteso e accolto come una star al Festivaletteratura di Mantova, davanti agli 800 spettatori del Teatro Sociale, ha fatto vedere come
l'informazione locale venga utilizzata dai boss di camorra del territorio. In platea, fra il pubblico i due avvocati dei boss del processo Spartacus.
“Cosa significa vivere in un Paese che ha il più alto tasso di persone scortate nel mondo? Racconterò la terra, la quotidianità e lo farò attraverso i quotidiani locali che escono in edicola e tradiscono i tempi della guerra che tutti i giorni si realizza nel sud Italia. In Campania da quando sono nato ci sono stati 4mila morti, la media di due al giorno. Se accadesse  a Parigi nessun sindaco potrebbe essere eletto. In Italia è possibile perché è sempre stato così”, tuona Saviano. E poi fa vedere i titoli usciti sulle Cronache di Napoli e il Corriere di Caserta. Comincia con quello che definisce “il più doloroso”, “Don Peppe Diana era un camorrista” che ha distrutto la figura di chi aveva scritto un documento che dava fastidio. E poi “Il dolore dei boss” e ancora ''Tommaso è morto, l'ira dei padrini” dopo la fine di Tommaso Onofri, facendo così sapere che chi lo ha ucciso non avrà pace. E ancora un messaggio di Francesco Schiavone detto Sandokan: “Sandokan a Berlusconi: i pentiti sono contro di noi” e poi 'Sandokan controlla 4mila voti'. “In una terra così accade che scrivere non è come scrivere qui”.
L'autore di Gomorra (Mondadori), che ha venduto un milione e 800 mila copie nel mondo, ed ha visto il suo libro diventare un film di Matteo Garrone vincitore del Grand Prix all'ultimo Festival di Cannes, ha voluto ringraziare i suoi lettori “che nella mia vicenda hanno avuto un ruolo centrale. Ciò che ha determinato quello che è successo non è stato quello che ho scritto, il mio sguardo, è stato il lettore che ha messo paura ai poteri. Questi poteri -dice - non vogliono diventare elemento di discussione, non vogliono essere argomento, non vogliono essere svelati. Il lettore ha deciso che la tv, i giornali dovevano occuparsi di queste cose”.
Come un fiume in piena Saviano ha continuato: “oggi vorrei raccontare la quotidianità mia e di centinaia di persone che vivono la mia condizione. Io sono privilegiato perchè scrivo. Sono 695 giorni che vivo sotto scorta, 11 mila e 120 ore. La vita avviene fuori e tu sei dentro”. Lo scrittore racconta di come nessuno voglia affittargli una casa, “anche a Roma, è successo a Piramide”. E poi fra gli applausi, di un pubblico di mantovani, che ammette “può capire poco questi riferimenti”, continua con il caso della maestra di Mondragone, Carmelina che per aver fatto una denuncia dopo aver visto un omicidio, deve girare con la scorta. E poi prosegue con i giornali locali con titoli come “il fratello del boss Bardellino con Falcone contro il crimine”, fa vedere spezzoni di interviste tv fra cui alcune proposte a Matrix e fatte a ragazzi di Casal di Principe, in provincia di Caserta. “La diffamazione è una cosa che ti scava dentro” sottolinea Saviano e ripete le parole della cugina di un parente di Sandokan che dice parlando di lui: “cosa gli abbiamo fatto? Gli abbiamo violentato la fidanzata, ucciso il fratello?”. Rivolgendosi ai due avvocati dei boss del processo Spartacus afferma: “se i vostri assistiti mi vogliono vedere in faccia fateli venire direttamente o pensate che abbia paura?. Noi non facciamo paura perchè non abbiamo paura”. E ai mantovani in platea: questo non e' un problema del sud. Tutto questo non deve più essere normale. Infine cita il poeta turco Hikmet e la sua poesia più nota “il mare più bello non è ancora stato attraversato” e dopo una lunga standing ovation si concede a una lunga fila di richieste di autografi, fra cui figura anche Carlo Lucarelli. E poi via con la sua scorta. (ANSA).
CA 08-SETTEMBRE-08 00:20

MANTOVA: GIULETTI, NON FAR CADERE SILENZIO SU DENUNCIA SAVIANO
ANSA) - NAPOLI, 8 SETTEMBRE – “Non è la prima volta che, in modo molto circostanziato Roberto Saviano parla di presunti legami tra la camorra e alcuni giornali locali. La stessa denuncia era stata più volte fatta da Libera e da altre associazioni che avevano avvertito anche un pesante isolamento”. Lo afferma il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti.
“Non si tratta - aggiunge - di affermazioni generiche ma trovano riscontri in titoli, avvertimenti e campagne mirate contro Don Beppe Diana, contro i preti non rassegnati, contro i giovani dei movimenti anti camorra. Campagne sistematiche fatte di attacchi violenti, denigrazioni che in alcuni casi hanno fatto perfino da megafono ai latitanti. Gli aspetti giudiziari di queste vicende sono competenza dei giudici. Ma queste denunce non possono essere confinate nel silenzio”. “Per questo - evidenzia Giulietti - siamo certi, conoscendo la sensibilità di Fnsi e Odg e delle associazioni regionali, che vorranno aprire un'istruttoria e magari anche svolgere un'iniziativa straordinaria a Caserta per aprire una pubblica discussione e far sentire la solidarietà piena a chi si oppone ai fenomeni eversivi, arrivando eventualmente ad assumere i dovuti provvedimenti nei confronti di chi avesse compiuto scelte assolutamente incompatibili con l'articolo 21 della Costituzione e con le stesse norme deontologiche della professione giornalistica”. (ANSA)
COM-TOR/KWP 08-SETTEMBRE-08 17:24

SAVIANO: EX DIRETTORE CORRIERE CASERTA, SBAGLIA AD ACCUSARE
ANSA) - CASERTA, 9 SETTEMBRE – “A Saviano va la riconoscenza degli uomini di buona volontà e, dato che io lo sono, anche la mia. Ma Saviano ha copiato il compito. Lo ha copiato da giornalisti validissimi. Alcuni di loro, in cambio di stipendi da fame, incrociano quotidianamente, nelle aule dei tribunali, lo sguardo minaccioso dei 'cortesissimi' congiunti di camorristi di ogni risma”. Lo scrive, in un editoriale per il quotidiano online www.casertace.it che ora dirige, Gianluigi Guarino, dal 13 gennaio 2002 al 31 marzo 2007 direttore del Corriere di Caserta, il cui titolo è 'Giù le mani dai giornalisti del Corriere di Caserta'. È la replica allo scrittore Roberto Saviano che al Festivaletteratura aveva mostrato alcune pagine del Corriere di Caserta e Cronache di Napoli, sostenendo che i boss usano la stampa locale.
Al Corriere di Caserta, dice Guarino, c'è chi “ha scritto molti articoli forse imprecisi, condizionati dalla fretta, dai carichi di lavoro spesso impossibili, ma ha anche confezionato pagine di autentico giornalismo militante. Professionisti seri e coraggiosi”. “Si può discutere su alcune carenze – conclude Guarino - sull'opportunità di certi titoli, di cui mi assumo per intera la responsabilità per quanto riguarda il periodo della mia direzione. Ma lasciate stare i giornalisti. Giù le mani da loro. Da gente che lavora senza cercare la
vetrina”. (ANSA)
W03-TOR 09-SETTEMBRE-08 17:50

MANTOVA: FNSI E ORDINE GIORNALISTI, SOLIDARIETÀ A SAVIANO
ANSA) - ROMA, 8 SETTEMBRE – “I giornalisti italiani riaffermano la loro solidarietà a Roberto Saviano, costretto da due anni a vivere sotto scorta per la sua coraggiosa e documentata denuncia delle attività della camorra. Con Gomorra ha aiutato anche l'informazione  a capire meglio come la criminalità organizzata corrompa e devasti tante zone d'Italia. Dobbiamo a lui - come a
Rosaria Capacchione, a Lirio Abbate, a Pino Maniaci, a Nino Amadore e ad altri giornalisti - una fondamentale opera di risveglio della coscienza civile”. Lo sottolineano in una nota congiunta la Federazione nazionale della stampa italiana e l'Ordine nazionale dei giornalisti.
“Le parole di Saviano - continuano Fnsi e Odg – prendono di mira stavolta anche le aree di contiguità e di compromissione con gli interessi della malavita presenti all'interno del giornalismo italiano. La nostra solidarietà suonerebbe vuota e ipocrita se fingessimo di non averle lette: è del tutto evidente che chi è compromesso o anche solo distratto nei confronti della grande criminalità non ha diritto di cittadinanza nel mondo dell'informazione, che si propone invece obiettivi di tutt'altro segno, quelli della trasparenza e della denuncia”.
“La Fnsi e l'Ordine nazionale dei Giornalisti hanno deciso di recente di dar vita ad un osservatorio a tutela dei colleghi minacciati dalle varie mafie. Questo osservatorio, che agirà in stretto raccordo con le associazioni e gli ordini regionali più direttamente toccati dal problema, ha tra i suoi obiettivi anche quello di eliminare ogni zona grigia dell'informazione, facendo luce sulle aree editoriali e professionali colluse con la criminalità organizzata, anche allo scopo di tutelare i tanti colleghi perbene che in condizioni difficili fanno con grande dignità il loro lavoro in quei territori. Per questo il sindacato e l'ordine nazionali, d'intesa con l'Associazione Napoletana della Stampa e con l'Ordine regionale della Campania, organizzeranno nelle prossime settimane un'iniziativa pubblica proprio nella zona di Caserta. Ci auguriamo - concludono Fnsi e Odg - che in questa azione le rappresentanze dei giornalisti italiani possano trovare al loro fianco anche le organizzazioni degli editori: dagli imprenditori può venire infatti un contributo fondamentale al riscatto civile, come sta dimostrando l'impegno di Confindustria in Sicilia''.(ANSA)
STF 08-SETTEMBRE-08 18:02

MANTOVA: CORRIERE CASERTA E CRONACHE NAPOLI, SCIVOLONE SAVIANO
(ANSA) - NAPOLI, 8 SETTEMBRE - Il Corriere di Caserta e Cronache di Napoli replicano oggi alle accuse lanciate ieri da Roberto Saviano alle due testate dal palco del Festivaletteratura di Mantova.
“Nel leggere quanto pubblicato stamane dai media nazionali - si legge in una nota firmata dalle direzioni e redazioni dei due quotidiani - circa le dichiarazioni di Roberto Saviano al Festivaletteratura di Mantova, ci corre l'obbligo di intervenire sul merito di quanto affermato. Saviano è ormai un'icona della lotta alla criminalità organizzata, e in quanto tale va aiutato
e sostenuto. Va ringraziato, quindi, lo scrittore per aver 'costretto' la stampa nazionale e locale ad affrontare un argomento di così rilevante importanza quale la camorra è. Ovviamente ieri è incorso in un palese errore, ipotizzando irreali e fantasiosi legami. Su questo scivolone auspichiamo al più presto un chiarimento nelle sedi opportune, anche a difesa
dell'onorabilità e dell'immagine di ciascun redattore”. (ANSA)
COM-KVZ 08-SETTEMBRE-08 18:13

MANTOVA: SAVIANO; GIORNALISTI ACCUSATI CHIEDONO TUTELA ORDINE
(ANSA) - NAPOLI, 8 SETTEMBRE - I giornalisti dei quotidiani Corriere di Caserta e Cronache di Napoli, in riferimento alle affermazioni fatte ieri a Mantova da Roberto Saviano, secondo il quale l'informazione locale sarebbe utilizzata dai boss di camorra del territorio, chiedono all'Ordine regionale dei Giornalisti della Campania di tutelare la loro “immagine ingiustamente mortificata”. In una lettera inviata ad Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine campano, i redattori dei due giornali scrivono: ''Siamo stati oggetto di un attacco calunniatorio ed infamante di inaudita portata. A te chiediamo, nella qualità di massimo rappresentante dell'ordine campano di stigmatizzare l'accaduto e di avviare tutte le azioni tese a tutelare la nostra immagine ingiustamente mortificata”.
“In decine di anni di duro esercizio professionale - concludono i giornalisti - abbiamo evidenziato grande senso delle istituzioni e abnegazione totale nello sforzo di contribuire alla lotta delle forze dell'ordine alla criminalità organizzata. Ciò realizzato con rischio anche della incolumità personale. La nostra professionalità è stata infangata per motivi che chiediamo veder chiariti nelle sedi opportune”. (ANSA)
COM-ZA 08-SETTEMBRE-08 19:24

MANTOVA: SAVIANO; ODG CAMPANIA, SOLIDARIETÀ A GIORNALISTI
(ANSA) - NAPOLI, 8 SETTEMBRE - Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, in una nota, esprime “la piena e convinta solidarietà a tutti i colleghi delle redazioni di Corriere di Caserta e Cronache di Napoli che da anni sono impegnati quotidianamente in un territorio difficile come quello di due province infestate da criminalità e malavita organizzata”.
“La camorra c'è, è forte e violenta, ma è fuori dalle redazioni. E spesso i giornalisti - scrive Lucarelli - sono loro stessi nel mirino come testimoniato da numerosi atti in possesso alla Dda''.(ANSA)
COM-ZA/SIL 08-SETTEMBRE-08 19:51

MANTOVA: SAVIANO; CRONISTI, STAMPA NON SUBISCE CONTROLLO CLAN
(ANSA) - NAPOLI, 8 SETTEMBRE – “Il lavoro dei giornalisti è di riportare i fatti, anche se ciò significa scrivere di boss e camorra, di ciò che sostengono. Ma, questo non vuol dire che i cronisti, la stampa subisce il controllo da parte della malavita organizzata. In particolare, quella locale, casertana, come sostiene lo scrittore Roberto Saviano”. È quanto sostiene in un comunicato il presidente dei cronisti campani, Renato Rocco.
“Romanzare e scrivere di questi argomenti - aggiunge - in pratica, sono l'identica cosa. È questione solo di vedute diverse. Non è pensabile che professionisti diventino lo strumento per amplificare le parole dettate da un capocosca e trasformarle in un messaggio da lanciare, attraverso titoli di giornali”.(ANSA)
COM-LN 08-SETTEMBRE-08 21:58