Prozac o alka-seltzer?

Cara Iustitia,
il 24 agosto tutti i giornali hanno dedicato ampio spazio al licenziamento di Tom Cruise da parte della Paramount, a causa delle troppe bizzarrie dell'attore, che avrebbe così danneggiato l'immagine della casa cinematografica. Anche il Mattino si occupa della vicenda, nell'apertura della pagina degli spettacoli (responsabile Titta Fiore, curatore Luciano Giannini). Nell'articolo di Donna Reed si citano alcuni dei comportamenti censurati dalla major di Hollywood, e tra questi anche "la polemica con Brooke Shields attaccata dall'attore per aver curato la sindrome depressiva post-pasto da cui era affetta ricorrendo agli psicofarmaci".
Ora, Tom Cruise non mi è simpatico, e men che meno apprezzo la sua fedeltà alla dottrina di Scientology: ma in questo caso come si fa a dargli torto? Per la sindrome post-pasto non serve il Prozac, bastano un alka-seltzer o un amaro. Il gusto pieno della vita.

Alfonso Nitti


(*) Foto da www.cdnchannels.netscape.com
(**) Foto da www.askmen.com

 
Tom Cruise (*)
Titta Fiore
Brooke Shields (**)