Bagnini e funzionari comunali della toponomastica di Capri già in azione: Marina Piccola, con lo sfondo dei faraglioni, non c’è più. Cioè, è sparito il nome: dallo scorso 26 aprile la spiaggia più famosa del mondo, dopo Copacabana, si chiama Baia dei Porci. E non pensate che sia stato il garbato e misurato leader leghista Roberto Calderoli, ora ministro alla Vita Semplice, ad avere avuto quest’idea dopo aver assistito ad una scampagnata domenicale di pendolari birra-e-frittata. L’intuizione felice è venuta ai vertici amministrativi dell’isola dopo aver letto la pagina 11 del Corriere del Mezzogiorno, diretto da Marco Demarco, in quel fatidico 26 aprile. Proprio lì, nascosta tra le farmacie di turno e le pubblicità di un digestivo e di un avvocato che aiuta gli aspiranti invalidi ad essere riconosciuti come invalidi, un sobrio titolo a tre colonne ci informa su come lo stilista Rocco Barocco, punto di riferimento della mondanità caprese assieme a Luca di Montezemolo, sia riuscito dove John F. Kennedy fallì: invadere Cuba. Titolo sobrio, certo, ma l’ammirazione è così forte che sfugge dalle dita del deskista che riversa il suo entusiasmo in un: Barocco “invade” Cuba – Sfila per primo all’Aavana. Alla faccia dei marines.
In quella doppia A c’è tutta la rigorosa attenzione del Cormezz per le fibrillazioni in campo internazionale e per i segnali di una irrefrenabile evoluzione dei tempi. Si respira aria nuova all’Avana, i cubani possono usare internet, forse le ragazze potranno addirittura cominciare ad indossare regolarmente le mutande quando si svegliano la mattina, abdica Fidel, evviva Raul….? Macchè: il nuovo lider maximo è Roccul (senza offesa). È Barocco il nuovo che avanza nell’isola. E con il minimalismo che contraddistingue i veri grandi lo comunica in teleselezione ad Anna Paola Merone: “Ora penso di essere entrato nella storia”. Vivaddio.
Merone prende appunti, sempre in teleselezione, a giudicare da piccoli dettagli che soltanto un giornale di classe riesce a non ostentare. “Qui all’Havana (nel titolo non c’è la H, sostituita da una più efficace A)….Barocco è ancora all’Havana… Lunedì prossimo tornerò da Cuba per spostarmi finalmente a Capri…”.
Uno scoop val bene una telefonata intercontinentale.
Barocco all’Havana (o Aavana, come preferite) e si intuiscono in lontananza le struggenti note di una habanera; Merone a San Nicola alla Dogana (o Doganaa), che al ritmo di uno scatenato mambo caraibico pregusta un’intervista sulle nuove tendenze nella scelta degli infradito. In Piazzetta con un cuba libre e poi a perdersi tra le volute di un grande Hoyo de Monterrey sulla spiaggia di Copacubana.
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