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Il 29 giugno davanti al gup
Falco e Maurizio Clemente |
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ERA FISSATA PER il 2 febbraio l’udienza preliminare del procedimento che vede imputati per “estorsione a mezzo stampa” l’editore di fatto del Corriere di Caserta e di Cronache di Napoli Maurizio Clemente e per concorso in estorsione l’ex sindaco di Caserta Luigi Falco, ma per lo sciopero degli avvocati il gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ciro Iacomino l’ha rinviata al 29 giugno.
Nella vicenda si è parlato di ‘estorsione a mezzo stampa’ perché Maurizio Clemente, difeso dagli avvocati Giuseppe Garofalo e Gennaro Razzino, mentre Falco è assistito da Alfonso e Alberto Martucci, avrebbe utilizzato il Corriere di Caserta per esercitare pressioni su imprenditori e politici finalizzate a ottenere contratti pubblicitari per il quotidiano o quote di società,
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minacciando “campagne denigratorie e diffamatorie”.
Nel mirino di Clemente, tra gli altri, Pasquale Piccirillo,editore e imprenditore del settore sanitario, Vincenzo Ceruzzi, responsabile del centro per malati mentali Andromeda, il costruttore Salvatore Capacchione, il senatore Lorenzo Diana.
Le indagini della procura di Santa
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Maurizio Clemente e Luigi Falco |
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Maria sono partite nel 2002; nel giugno del 2003 i sostituti Alessandro D’Alessio e Giovanni Conzo hanno chiesto al gip l’arresto dell’editore del Corriere; il 10 dicembre il giudice per le indagini preliminari Raffaele Piccirillo ha depositato un’ordinanza cautelare di settantotto pagine, accogliendo la richiesta dei pm, e il 12 dicembre Clemente è stato arrestato. Dopo alcuni mesi in carcere a Santa Maria e a Torino, ha ottenuto gli arresti domiciliari a Campobasso, seguiti dal soggiorno obbligato a Montesarchio e dal divieto di recarsi nel Casertano. Riacquistata la piena libertà, Clemente deve ora attendere le decisioni del giudice Iacomino.
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