A marzo Lucarelli
lascia Repubblica

DAL PRIMO marzo Ottavio Lucarelli lascia Repubblica. E forse non sarà l’unico della redazione napoletana di via dei Mille a dimettersi. Tra i possibili uscenti si fanno i nomi di Antonio Tricomi (classe 1954) e, meno probabili, Roberto Fuccillo (1957) e tre cronisti nati nel 1961: Stella Cervasio, Irene De Arcangelis e Giantomaso De Matteis.
Napoletano, sessantuno anni da compiere a maggio, professionista da trenta, Lucarelli, all'edizione campana di Repubblica dalla nascita nell’aprile del 1990 e dal 2007 presidente dell’Ordine campano, ha

accettato l'incentivo di un netto di tre annualità e mezzo che vanno ad aggiungersi alla liquidazione.
L’intesa con l’azienda scaturisce da un accordo sottoscritto il 28 dicembre, alla

Giantomaso De Matteis, Roberto Fuccillo e Antonio Tricomi

presenza del direttore Mario Calabresi e del vice Giuseppe Smorto, dalla società (con l'amministratore delegato Laura Cioli c'erano il direttore generale Corrado Corradi e il capo del personale Roberto Moro) e dal comitato di redazione (Marco Patucchi, Carmine Saviano, Giovanna Vitale per la sede centrale e Marco Contini e Dario Del Porto per le distaccate). L'accordo è stato poi approvato a larga maggioranza dai quattrocento giornalisti della galassia Repubblica (carta, on line, inserti e supplementi): 221 sì, 133 no, undici schede bianche e tre nulle.
Due le direttrici del piano, di durata biennale, per tagliare 15 milioni di spesa. La prima riguarda gli incentivi all’uscita volontaria, fino a un tetto di 74 unità, con una indennità di tre annualità e mezzo e il pagamento, per gli over 55, di 10.800 euro pari a un anno di contributi al minimo tabellare. Il termine per presentare la richiesta di usufruire dello scivolo scade il 28 febbraio. La seconda direttrice è centrata sui contratti di solidarietà con una riduzione dell’orario di lavoro del 15 per cento che scattano per tutti dal primo marzo con la percentuale che decrescerà progressivamente via via che saranno definiti gli accordi di uscita.