Il vice Demarco
è Carmine Festa

HA ESORDITO IL 10 giugno nella gerenza del Corriere del Mezzogiorno come numero tre dell’edizione di Napoli, alle spalle del direttore Marco Demarco, che guida anche Bari, e di Francesco Durante, “capo della redazione campana”. In realtà Carmine Festa è già oggi il numero due a via San Nicola alla Dogana perché è iniziato il conto alla rovescia che nel giro di qualche mese porterà all’uscita dal giornale di Durante che il 25 settembre compie i cinquantotto anni necessari per il prepensionamento. Avellinese, quarantaquattro anni ad agosto, laurea in Giurisprudenza all’università di Salerno con una tesi sulle Autonomie locali e la trasparenza negli atti amministrativi, dal ’97 professionista, Festa ha avuto il contratto di praticante

nel dicembre ’95 al quotidiano irpino Ottopagine, fondato e diretto dal padre Gianni Festa, ex redattore capo del Mattino e oggi


Marco Demarco e Giorgio Fiore

presidente del Corecom Campania; nell’aprile del 2000 l’editore di Ottopagine licenzia il direttore e, subito dopo, trasferisce il figlio a Cervinara. Un mese dopo Gianni Festa dà vita a un secondo quotidiano, il Corriere dell’Irpinia, e Carmine si dimette da Ottopagine per imbarcarsi nella nuova avventura, ma dopo sei mesi arriva la chance Corriere del Mezzogiorno che sta aprendo la redazione pugliese affidata a Maddalena Tulanti, con i gradi di vice direttore. Nel novembre del 2000 Festa viene assunto e assegnato all’edizione di Bari che vede la luce il 13 dicembre; in Puglia rimane dieci anni, incassando nel dicembre 2002 la promozione a capo servizio e l’incarico di numero due della redazione, per diventare due anni dopo vice redattore capo. Dal primo giugno Festa è redattore capo centrale a Napoli per gestire la nuova formula del giornale presentata il 18 giugno al teatro Piccinni di Bari. Alla manifestazione hanno partecipato il direttore del Corriere della sera Ferruccio de Bortoli, che ha intervistato i presidenti del Piemonte, Roberto Cota, e della Puglia, Nichi Vendola, il presidente e l’amministratore delegato dell’Editoriale del Mezzogiorno, che pubblica le due edizioni del Cormezz, Ernesto Cesaro e Giorgio Fiore, Marco Demarco e Maddalena Tulanti, che ha moderato un dibattito con Luciano Canfora e Giuseppe Galasso.
Il restyling, varato il 19 giugno in coincidenza con i tredici anni del Cormezz, prevede il taglio dei costi grazie a una serie di pagine comuni tra le due edizioni e, soprattutto nella seconda parte, alcune modifiche grafiche realizzate da Gianluigi Colin, art director del Corriere della sera. Sono diventate comuni la pagina quattro, il giovedì le tre pagine di ‘Sud viaggi’, il venerdì due delle tre pagine di ‘Sud le arti’ e il sabato le tre pagine di ‘Sud sapori’.
Per fare posto a Festa Demarco ha disinvoltamente spostato dal desk alla


Ferruccio de Bortoli, Roberto Cota e Nichi Vendola

scrittura il vice redattore capo Angelo Lomonaco, che alla cucina del giornale ha lavorato per oltre dieci anni, prima con sostituzioni saltuarie, poi

come punto di riferimento del direttore (e di bilanciamento, a cavallo del 2000, rispetto al vice direttore di allora Antonello Velardi e ai ‘suoi’ deskisti) e trait d’union con la redazione. A completare l’operazione ci sono due promozioni. Quando nel 2002 Marco Brando, allora componente del cdr del Cormezz di Bari, venne promosso, annunciò che, rispettando la tradizione del Corriere della sera, congelava il suo avanzamento fino alla scadenza del mandato sindacale. A Napoli lo stile è diverso: i promossi sono Paolo Grassi, neo vice redattore capo, e Enzo Esposito, che ha i gradi di capo servizio; entrambi componenti del comitato di redazione.