Dal macedone le strofe
di "Oj vita, oj vita mia"

ANSA-FOCUS/ CALCIO: NAPOLI; NOTTE DI FESTA, AZZURRI OSANNATI
CORI PER LAVEZZI. SCIARPE, INNI E QUEL PANDEV NAPOLETANO (ANSA) - NAPOLI, 21 MAGGIO - Che soddisfazione cantare a squarciagola 'Oj vita oj vita mia' dopo che un mese e mezzo fa a Torino i tifosi bianconeri avevano 'umiliato' gli azzurri nei minuti finali del match intonando 'O surdato nnammurato' per celebrare la loro netta vittoria sul Napoli. La lunga notte del trionfo e il risveglio azzurro sono all'insegna della gioia e delle rivincite. Ma anche delle lacrime, quelle del Pocho Lavezzi e dei tifosi che lo invocano facendo leva sui sentimenti: 'Non te ne andare, Napoli ti ama, a Parigi non c'e' il mare'.
Il Napoli che batte l'odiato avversario e alza al cielo la Coppa Italia fa suonar il timer della felicità. Fuochi d'artificio, caroselli d'auto, cortei a piedi con bandiere e trombe. La città e la sua provincia diventano di un sol colore, l'azzurro che conquista il lungomare di via Caracciolo pedonalizzato, per questa volta 'violato' dai cortei strombazzanti e trasformato quasi in un Carnevale di Rio con migliaia di tifosi provenienti dalla Rotonda Diaz dove avevano assistito al successo davanti ai maxischermi. Il traffico si blocca,si procede ad altezza d'uomo, da via Marina a Fuorigrotta, davanti allo stadio, tempio del calcio napoletano.
Ma è solo l'assaggio. Quando la squadra arriva con il treno da Roma, alla Stazione Centrale, è l'apoteosi. I calciatori, che subito divengono statuine per il presepe napoletano, salgono su un autobus scoperto per un giro della città, tra migliaia di tifosi, passandosi la Coppa di mano in mano.
In Piazza Trieste e Trento la fontana viene conquistata dai supporter azzurri per un bagno di gioia. La festa va avanti fino all'alba. Il risveglio, ma c'è chi non ha dormito affatto, è dolcissimo. Molti ragazzi vanno a scuola con la sciarpa al collo e qualcuno ha nello zaino una bandiera che srotolerà a scuola.
In strada ci sono i resti della festa, bandiere e striscioni ai balconi, qualche auto danneggiata dall'esplosione dei petardi. E ci sono anche i simboli della vittoria sul nemico.
Vessilli azzurri fuori casa di tifosi bianconeri, un grande corno di cartone che ieri sera era stato posizionato in maniera propiziatoria davanti l'abitazione di un sospetto iettatore juventino. Edicole prese d'assalto, nei bar non si parla d'altro. Qualcuno fa ascoltare ai passanti la musica della vittoria, tra inni storici e 'nuovi': 'O surdato nnammurato' che accompagna le vittorie dell'era De Laurentiis. Oggi Napoli non sogna, il successo se l'è preso. Tutto è possibile nel calcio e non solo. Metti le immagini del post gara. Chi l'avrebbe mai creduto che un macedone, Goran Pandev, imparasse le strofe in dialetto napoletano di 'Oj vita oj vita mia'? (ANSA).
TOR 21-MAGGIO-12 12:41