Mattino, per la sede
decide De Magistris

IL GRUPPO Caltagirone va avanti sulla strada del trasferimento del Mattino da via Chiatamone al centro direzionale e ha già avviato i lavori nei due piani di torre Francesco che dovrebbero ospitare la redazione, le poche unità dell’amministrazione e gli uffici della Piemme, la concessionaria della raccolta pubblicitaria.
Alessandro Barbano, dal primo giugno ex direttore del Mattino, ha incontrato a metà maggio i responsabili amministrativi per convincerli a far slittare lo spostamento da ferragosto a dopo l’estate, quindi da

settembre in avanti.
In questa partita strategica per la vita del giornale è in sostanza assente il comitato di redazione (Adolfo Pappalardo, Marco Perillo, Federico Vacalebre, per le

Il negozio Samsonite accanto all'ingressso del Messaggero

redazioni distaccate Petronilla Carillo e per i collaboratori Marcello Colella) che si è limitato a una visita serale al centro direzionale per verificare problemi legati alla sicurezza e ai parcheggi.
Ma un nuovo protagonista potrebbe ora decidere di scendere in campo: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il 9 agosto 2017 il signor Marco Torosantucci, ufficialmente proprietario dell’edificio di via Chiatamone ha presentato al comune di Napoli la richiesta di autorizzazione per lavori da effettuare nell’immobile. La richiesta è stata accolta con la ‘disposizione dirigenziale’ numero 297 del 9 marzo 2018 firmata dall’avvocato Rosaria Contino.
L’interventoscrive la dirigente del comune - riguarda la ristrutturazione edilizia del piano terra ed ammezzato (attualmente ad uso produttivo) in una unità immobiliare adibita a commercio al minuto e contestuale realizzazione di autorimessa pertinenziale al piano interrato a servizio dell’attività commerciale. Il piano terra, oltre agli spazi vendita, conterrà anche un deposito per stoccaggio e riserva del materiale oggetto di vendita. Il piano ammezzato verrà ampliato con strutture d’acciaio alfine di consentire lo sbarco dalla scala e dall’ascensore e migliorare la funzionalità degli spazi. I piani superiori dell’edificio (1°, 2° e 3°) destinati alle attività di redazione ed organizzazione gestionale del quotidiano “il Mattino” saranno stralciati dalla parte commerciale oggetto d’intervento. Detto intervento, comporta anche il frazionamento della porzione oggetto d’intervento dal complesso dell’edificio”.
L’autorizzazione è dunque chiarissima: il gruppo Caltagirone può destinare il piano terra e l’ammezzato a un uso commerciale come già fatto alcuni anni a Roma, alla sede del Messaggero a via del Tritone, che a sinistra dell’ingresso principale ospita il negozio della Samsonite e a destra la società spagnola di abiti da sposa Pronovias. Quindi, secondo il

Alla destra dell'ingresso del Messaggero il negozio di Pronovias

comune, il primo secondo e terzo piano continueranno a ospitare i giornalisti del Mattino. E forse fino a marzo questa era l’idea anche degli editori, ma poi avranno pensato che avevano una

grande occasione per liberare l’intero immobile e nello stesso tempo mettere a reddito gli appartamenti sfitti del centro direzionale. Senza contare che avendo la proprietà di via Chiatamone e di torre Francesco Caltagirone può indicare prezzi di locazione a piacere: il presidente del Mattino spa Albino Majore ha dichiarato che con il trasferimento la società risparmiava 700mila euro, ma se viene utilizzato metà edificio si può pensare a un canone dimezzato, quindi con un costo non lontano da quello ipotizzato per torre Francesco.