Gentile presidente Bartoli,
non conoscendoti di persona, credo sia doveroso cominciare la mia lettera con un ringraziamento per la Tua nomina alla guida dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Contemporaneamente desidero esternarti delusione e amarezza per l’inspiegabile e non lodevole lentezza con la quale seguite da mesi (cinque per la precisione) l’incredibile vicenda per il rinnovo delle cariche per l’Ordine dei giornalisti della Campania.
Stamattina il Segretario del Sugc, Claudio Silvestri, mi ha comunicato che i legali dell’organismo sindacale si sono decisi a mettere in mora l’Ordine Nazionale bloccato - e non si capisce il perché - da un ufficio legale che avanza come un gambero: un mezzo passo avanti e due dietro. Sono Bruno Buonanno, giornalista professionista dal 16 giugno 1978, oggi pensionato, ex capo servizio de Il Mattino di Napoli. Ho firmato con diversi colleghi la petizione all’Ordine nazionale predisposta dai legali del Sugc. Essendo in regola con le quote annuali, di pec dal 17 dicembre 2018, ad ottobre 2021 mi sono recato alla Mostra d’Oltremare per la votazione ordinistica di persona. Mi è stato vietato di votare di persona applicando una direttiva dell’Ordine nazionale: sono colpevole di aver comunicato fuori tempo di essere titolare di pec. Uno sgarbo, un affronto che ha colpito me e diverse centinaia di giornalisti della Campania. In quella sede ho protestato con il collega Lino Zaccaria, presidente del seggio elettorale, e subito dopo: il 26 ottobre 2021 ho presentato, a mio nome, un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e il 28 ottobre alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per la Campania.
Mi sono tenuto in contatto con i colleghi del Sindacato Campano sollecitando azioni giudiziarie per impedire che la dirigenza, che ha impunemente schiacciato e offeso me e altre centinaia di colleghi, occupasse in maniera poco corretta importanti poltrone. Gli amici Gerardo Ausiello e Claudio Silvestri mi hanno spiegato che un’azione giudiziaria civile, penale e amministrativa non può anticipare una valutazione che l’Ordine nazionale dei giornalisti ha il dovere di assumere. In un senso o nell’altro. Ho sottoscritto l’esposto presentato dal Sugc ai sensi dell’articolo 8 della legge 69/1962, etc. etc. Cinque mesi dopo l’adunata elettorale noto, caro presidente Bartoli, che è ancora tutto fermo. E ti chiedo perché. Si vuole sostenere chi ha falsato le elezioni? Si tira avanti sperando che con il trascorrere del tempo si fa l’abitudine a tutto? In campo giudiziario per abusi e soprusi esiste l’articolo 700 che, invocato da chi si sente vittima, accelera notevolmente tutto l’iter che successivamente prosegue la sua trafila ordinaria.
Bene, gentile Bartoli, chiedi ai responsabili dell’ufficio legale dell’Ordine dei giornalisti di applicare il “700” anche al caso Napoli, dandoci la possibilità di portare, eventualmente, la nostra protesta in un’aula giudiziaria.
Nel salutarti augurandoti ogni bene, chiedo di essere tenuto al corrente della data in cui sarà esaminato il “nostro” ricorso e dell’esito della valutazione. |