“Centrodestra, Rotondi: dopo la Pdl ha vinto Meloni è il primo partito”. Cosi titola un lancio della agenzia Aska News, direttore Gianni Todini e responsabile Paolo Mazzanti, che resoconta quanto dichiarato da Gianfranco Rotondi, deputato di Forza Italia e presidente della Fondazione Dc.
A neanche dieci anni dal suo funerale il Popolo della libertà è già archeologia, per qualcuno ormai sigla oscura, e così arriva un titolo con un errore da matita rossa. Ricordo al collega autore del lancio di agenzia che ‘popolo’ è un sostantivo maschile per cui vuole l'articolo maschile ‘Il’ e non quello femminile ‘La’. |
Centrodestra, Rotondi: dopo la Pdl ha vinto Meloni, è primo partito Centrodestra, Lista unitaria? Presidente FdI era nostra, Salvini vuole superarla
Roma, 26 marzo. (askanews) - "Salvini tira fuori l'idea di una lista nuova di zecca, da sperimentare a Palermo, e con dentro la sua Lega, centristi più o meno democristiani, e Forza Italia. Appare chiaro il tentativo di superare la Meloni in una gara elettorale interna al centrodestra, che confonde le elezioni politiche con le primarie di coalizione". È questa la riflessione di Gianfranco Rotondi su Huffington Post. "L'Udc - spiega - ha già detto di sì al listone di Salvini, Forza Italia dice no in Sicilia, dove ha bei numeri da ostentare, ma è pronta a dire di sì alle elezioni politiche, che si preannunciano difficili senza la candidatura a premier di Silvio Berlusconi, traino e ragione fondante della lista azzurra. Riuscirà la lista bianco-verdazzurra a battere la Meloni?", si domanda Rotondi. "Chi lo sa - è la sua stessa risposta - e tutto sommato chi se ne frega. Mi intriga di più ricordare ai più distratti da dove viene la Meloni, che oggi turba i sonni dei potenziali premier e super ministri del centrodestra. La Meloni era la segreteria dei giovani del Pdl, partito nato dalla fusione di Forza Italia, An, nuovo Psi e Dc di Rotondi, sissignori, il sottoscritto che - lo narro nel mio libro 'La variante Dc'- propose il partito unitario a Silvio Berlusconi e ne ricevette un entusiastico assenso con preghiera di tenere segreto il fatto che il copyright era mio". Rotondi dichiara: "Rompo il segreto ora, tanto non importa più a nessuno perché il Pdl fallì ed implose nelle beghe con Fini, nei litigi dei colonnelli, e nelle infinite scissioni, più numerose di quelle democristiane".
Per Rotondi "fallito il Pdl, Berlusconi e Verdini proposero a tutte le componenti di riprendere le vecchie bandiere: gli azzurri tornarono a chiamarsi Forza Italia, An si battezzò 'Fratelli d'Italia' e si affidò alla giovane Meloni, la Dc di Rotondi divenne 'Rivoluzione Cristiana'. Per alcuni sembrava il trionfo della eternità forzista, con la Meloni costretta a contendere il posto di miglior perdente a un'altra lista dell'un per cento, e noialtri partiti minori appagati con un posto a testa nelle liste di Forza Italia". "Possiamo dire - rileva - che invece ha vinto la Meloni? Forza Italia sta sotto il dieci per cento, la mia 'Rivoluzione Cristiana' terrà sabato un congresso di rilancio, ma non muove le masse. Giorgia supera il venti per cento, è il primo partito, piace agli elettori del centrodestra e ormai piace pure alla gente che piace, per intenderci a chi dà le parole d'ordine del mainstream comunicativo. Ci fa male riconoscere che è stata brava? Nossignori - continua Rotondi - ci fa bene, perché in fondo è un pezzo della nostra storia che non si è ammalorato nella difficile navigazione dello scorso decennio". |