L'importanza dell'emeroteca Tucci

Caro direttore di Iustitia,
come forse saprai nella cantina di una palazzina Inpgi a Roma é stata ritrovata nel maggio scorso una grande lapide in marmo su cui sono impressi i nomi degli 83 giornalisti morti nella Prima Guerra Mondiale con accanto la testata di appartenenza e le medaglie ottenute.
Da allora sto raccogliendo tutta la documentazione possibile su questi eroici colleghi, molti dei quali sono nati o hanno vissuto in Campania. Un mese fa la giunta della Fnsi e la presidenza Inpgi hanno infatti deciso di costituire un gruppo di lavoro per completare la mia ricostruzione e farne una pubblicazione da distribuire insieme alla probabile ricollocazione della storica lapide nella Sala Stampa della Camera dei Deputati a Montecitorio.
La riscoperta di questi 83 Eroi in gran parte totalmente dimenticati é stata per me di grandissimo interesse e mi ha molto arricchito dentro, coinvolgendomi come in un enorme caccia al tesoro fatta di tanti piccoli tasselli. Ne sono rimasto affascinato tanto da dedicarvi intere nottate. Spero di aver fatto un buon lavoro e di poter presto completare l'opera perché ne valeva proprio la pena anche per riabilitare la nostra tanto bistrattata categoria.
Gli 83 giornalisti, che lavoravano in quasi tutti i giornali dell'epoca (oggi, però, metà di essi non sono più in edicola), rappresentano tutte le Regioni (tranne l'Abruzzo e la Valle d'Aosta) e tutte le varie armi: alpini, fanti, granatieri, artiglieri, bombardieri, cavalleggeri, bersaglieri e piloti, protagonisti di molti episodi di eroismo. Vi sono ebrei e cattolici (parecchi di essi si sono convertiti al fronte). Vi sono personaggi di prima grandezza e di grande statura morale: poeti, scrittori, politici, direttori e vice direttori di giornali, figli di direttori, figli di ministri, ecc. Per una quindicina di essi fu persino pubblicato dopo la loro morte al fronte un volume "In memoriam", che sono faticosamente riuscito a ritrovare nelle biblioteche di tutta Italia.
Del tutto casualmente ho così appreso che parecchie delle testate giornalistiche per le quali scrivevano gran parte di questi 83 eroici colleghi e che oggi non esistono più sono comunque reperibili nella Emeroteca-Biblioteca Tucci di Napoli, che personalmente non conoscevo, come credo non conosca, purtroppo, la maggior parte dei colleghi.
Ho svolto una piccola ricerca da cui emerge la notevole importanza storico-culturale di questa Emeroteca.
A mio parere sarebbe, invece, opportuno parlarne di più nella nostra categoria anche perché é giusto e doveroso segnalare a tutti l'esistenza di simili raccolte di dati uniche al mondo nel loro genere, che meritano ampiamente di essere finanziate dallo Stato, in quanto non possono rischiare mai chiusure né ridimensionamenti, come peraltro si prefigge la proposta di legge (n. 4317) presentata da 15 deputati alla Camera 6 mesi fa. Cordialmente    

Pierluigi Roesler Franz
Allegato 1

Archivio dichiarato "di notevole interesse storico" dal Ministero per i Beni Culturali dal 24 giugno 1999.
Piazza Matteotti (Palazzo delle Poste) 80133 Napoli
Telefono 081-5511226 e 081-5513845, oppure fax  081-5514236.
http://www.emerotecatucci.it/ita/home.htm

L'Emeroteca-Biblioteca Tucci, fondata a Napoli nel 1907 da un gruppo di giornalisti corrispondenti impegnati nell'attività professionale presso la Sala Stampa dell'edificio postale situato nello storico Palazzo Gravina e trasferita dall'ottobre del 1936 nel monumentale Palazzo delle Poste realizzato dal Vaccaro in piazza Matteotti, possiede 9.000 collezioni (per un totale di 200.000 volumi) di quotidiani e riviste italiani, francesi, inglesi, tedeschi, spagnoli, austriaci, russi, svizzeri, statunitensi, svedesi, neozelandesi e sudamericani degli ultimi cinque secoli a partire dal 1648, delle quali oltre 2.000 sono esclusive per la Campania e oltre duecento mancano alle biblioteche nazionali ed estere; possiede, inoltre, 35.000 libri (incunaboli, cinquecentine, secentine, eccetera) di storia, diritto, letteratura, architettura, arte, giornalismo, comunicazione, cinema, teatro, infanzia e scienza, una grande raccolta di bandi, manoscritti, stampe, decreti postali e telegrafici dal Settecento in poi, rare cartografie militari, centinaia di lettere autografe inedite di condottieri, ministri, alti prelati, artisti e scrittori, cento manifesti futuristi, un archivio fotografico e una piccola pinacoteca dell'Otto-Novecento.
Tra i suoi pezzi rari vi é il primo quotidiano economico italiano, il "Diario notizioso", che nacque a Napoli il 10 agosto del 1759, aveva quattro pagine di 21 centimetri per 15, costava un grano, dava notizie commerciali di ogni genere dopo aver, però, raccontato la vita del santo del giorno. Ignoti l'editore e la tipografia. Si sa soltanto che era venduto presso una libreria di via Sant'Angelo al Nilo e due caffè cittadini. Si dovette attendere fino al 1765 per veder nascere in Italia un altro quotidiano, il "Diario veneto", di formato più grande, fatto meglio, ricco di notizie commerciali e anch' esso introvabile in altre biblioteche. Un  terzo pezzo raro è il "Foglio di notizie del Commercio" che usciva a Roma nel 1774, pieno di informazioni nel settore marittimo. C’é il padre della free press: "L'Eco della scienza, dell'industria e del commercio", mensile fiorentino nato il 10 maggio del 1864 e che si stampava nella tipografia napoletana Pernotti: ventiquattromila copie tutte date in omaggio.
Tra i documenti di eccezionale interesse storico della “Tucci” figurano il carteggio tra Mariano D’Ayala e il generale Ferdinando Beneventano Del Bosco, preposto alla difesa di Gaeta, le lettere inedite di Giuseppe Garibaldi a Farmi, Piattelli, Cozzi, Giaume eccetera, le lettere inedite di Luigi Facta, Leone Fortis, Titta Madia, Giovanni Marinelli, Francesco Saverio Nitti, Enrico Pessina, Pietro Nenni, Luigi Settembrini), documenti di importante valore letterario (lettere inedite di Sem Benelli, Roberto Bracco, Francesco Cangiullo, Giuseppe Marotta, Anatole France, Giustino Fortunato, Ada Negri, Ugo Ojetti, Michele Prisco, Edoardo Scarfoglio, Matilde Serao, Ferdinando Russo e Pasquale Villari.
L'attività della "Tucci" comprende, oltre al servizio di consultazione e alle visite guidate di classi scolastiche, l'organizzazione di dibattiti e mostre monotematiche, con la pubblicazione di atti e cataloghi e la partecipazione alle maggiori manifestazioni editoriali nazionali e internazionali con selezioni di rarissimi periodici italiani e stranieri del '600, del '700, dell’ ‘800 e primo ‘900 nonché di incunaboli e cinquecentine. La scelta delle opere da esporre viene preferibilmente indirizzata verso pubblicazioni mancanti ad altre biblioteche. La "Tucci" pubblica anche libri in edizioni fuori commercio destinate a biblioteche, istituti culturali e studiosi e ha preso parte con l’Assessorato alla Cultura della Regione Campania alle fiere del libro nazionali e internazionali.
Circa duecento laureandi o dottorandi di università italiane e straniere elaborano ogni anno le loro tesi presso la "Tucci", frequentata anche da ricercatori provenienti dalle università dello Stato dell'Indiana, del Nevada, di Tokio, Hiroshima, Sidney, Caracas, Heidelberg. Francoforte, Berlino, Trier, Marburg, Londra, Cambridge, Reading, Nottingham, Bath, Parigi, Strasburgo, Madrid, Vienna, Budapest, Belgrado, Bamberg e Malta.
Nel 2010 l'Ordine dei giornalisti della Campania e l'Emeroteca-Biblioteca Tucci per la prima volta hanno siglato una convenzione.
1. A tutti gli iscritti all'Ordine dei Giornalisti della Campania (professionisti, pubblicisti, praticanti, elenco speciale) è concesso di accedere, mostrando il tesserino professionale, alla consultazione di quotidiani e riviste dell'Emeroteca Tucci (8500 titoli tra il 1679 e il 2010) anche fuori dall'orario ordinario e con un numero di volumi in consultazione superiore a quello fissato per il pubblico. È consentita anche la consultazione di enciclopedie, dizionari biografici e altri libri della Biblioteca di 35 mila volumi non aperta al pubblico.
L'Ordine della Campania versa per l'anno 2010 quindicimila euro all'Emeroteca e diventa Socio sostenitore con il diritto di partecipazione del Presidente (o suo delegato) e relativo diritto di voto alle assemblee dell'Emeroteca.
L'Ordine dei giornalisti della Campania ha patrocinato la mostra "Sette secoli di emancipazione femminile nella storia nella stampa" all'Emeroteca Tucci , inaugurata Il 27 giugno scorso al Palazzo delle Poste di Napoli.
La sala consultazione dell’Emeroteca Tucci è aperta dalle ore 8.30 alle 18.00 dal lunedì al venerdì. E dalle 8,30 alle 14,30 il sabato. Il servizio è gratuito.
Per ulteriori informazioni telefonare ai numeri 081-5511226 e 081-5513845, oppure inviare un fax allo 081-5514236.

LA STORIA
La prima organizzazione giornalistica napoletana, il Sindacato Corrispondenti, nacque nel 1907 in un ammezzato (due stanze di un edificio ora scomparso) di via Monteoliveto, ad angolo con il vecchio Caffè Molaro e di fronte allo storico Palazzo Gravina, già sede, a quel tempo, delle Poste e dei Telegrafi, dove i giornalisti si recavano più volte al giorno per telegrafare ai quotidiani le corrispondenze sui fatti di rilievo nazionale, a mano a mano che essi accadevano.
L'anno successivo la direzione postale concesse ai corrispondenti l'uso di un'ampia sala attigua a quella del telegrafo, con tavoli per la redazione degli articoli e armadi per la custodia delle prime raccolte di giornali e riviste, strumenti indispensabili di lavoro. Generata da un'esigenza professionale, l'emeroteca crebbe in fretta grazie a molte donazioni, fra le quali quella del giornalista Vincenzo Riccio (ministro delle Poste nel Gabinetto Salandra), e cominciò a svolgere un servizio gratuito di pubblica consultazione.
Tra i fondatori del "Sindacato", Vincenzo Tucci, corrispondente del "Giornale di Sicilia", fu quello che diede maggior impulso allo sviluppo dell'emeroteca, riuscendo nel 1917 a ottenere dalle Poste una sede più ampia nei saloni che erano stati degli Orsini e anche librerie e sostegni finanziari; e dai maggiori artisti del tempo (Aprea, Balestrieri, Carignani, Casciaro, Ciletti, Jerace, La Bella, Magnavacca, Parente, Passaro, Postiglione, Prisciandaro, Uva, Viti e altri) ben ventidue grandi dipinti, ai quali si aggiunsero in seguito quattro sculture di D'Orsi, Gatto e Mercatali.
Nel 1936 la sede della "Tucci" si trasferì nel nuovo grande palazzo delle Poste eretto in piazza Matteotti, progettato dall'architetto bolognese Giuseppe Vaccaro (1896-1970) che nella fase esecutiva fu affiancato dall'architetto Gino Franzi. Nel 1942 la struttura fu danneggiata da una bomba d’aereo statunitense.
Oltre al Ministero delle Poste avevano contribuito allo sviluppo dell'Emeroteca con interventi finanziari, sin dal 1915, il Ministero della Pubblica Istruzione, il Comune, l'Amministrazione Provinciale, la Camera di Commercio e il Banco di Napoli. Da alcuni anni sono rimasti, di quei sostenitori, il Banco di Napoli e la Camera di Commercio, ai quali si sono aggiunti dal 2002 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal 2004 l'Istituto Banco di Napoli - Fondazione, dal 2007 il Comune e dal 2008 l'Ordine dei Giornalisti della Campania.
Varata nel 1996, una legge della Regione Campania ha permesso il potenziamento della "Tucci" fino all'anno 2001. Dal 2002 la Giunta Bassolino ha interrotto il finanziamento della legge, rimanendo sorda anche a un appello critico di tutti i capigruppo del Consiglio Regionale, presentato il 13 giugno 2007 sottoforma di ordine del giorno approvato all'unanimità.
La Società delle Poste Italiane compie un notevole sforzo per mantenere il distacco presso l'emeroteca di un piccolo gruppo di postini, divenuti negli anni archivisti e bibliotecari.
Il 28 aprile 2011 gli onorevoli Scalera, Barani,
Carlucci
,  Ceccacci Rubino, Centemero, Di
Caterina
, Formichella,  Iapicca, Milo, Mossella, Pagano, Mario Pepe (IR), Pili, Vella e Vessa hanno presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge (n. 4317) per la conservazione e la valorizzazione dell’Emeroteca-Biblioteca Tucci di Napoli.
Per avere un’idea dell'enorme materiale disponibile basta consultare il sito dell’emeroteca per vedere in pochi secondi quali sono le tantissime pubblicazioni disponibili suddivise in ordine alfabetico.


(1) Da www.difesa.it
(2) Da www.wikipedia.org
(3) Da www.senato.it
(4) Da www.stabiana.it
(5) Da www.digilander.libero.it
(6) Da www.camera.it
 
Pierluigi Roesler Franz
Giuseppe Garibaldi (1)
Francesco Nitti (2)
Enrico Pessina (2)
Pietro Nenni (3)
Giustino Fortunato (2)
Ada Negri (2)
Michele Prisco
Matilde Serao (4)
Giuseppe Scalera
Lucio Barani (5)
Gabriella Carlucci (6)
Fiorella Ceccacci (6)
Elena Centemero (6)
M. Di Caterina (6)
Nicola Formichella (6)
Maurizio Iapicca (6)
Antonio Milo (6)
Donato Mosella (6)
A. Pagano (6)
Mario Pepe (6)
Mauro Pili (6)
Paolo Vella (6)
Pasquale Vessa (6