Il 22 agosto i quotidiani napoletani dedicano grande spazio alla prima ondata di liste presentate per le elezioni regionali. Adolfo Pappalardo sul Mattino scrive della candidatura di Giovanna Ferrari, attrice nota con il nome di Giovanna Rei e ricorda che “il padre ha sulle spalle una condanna per camorra”.
La notizia viene ripresa nel catenaccio: Forza Italia, veleni sulla candidata Ferrari / “Io figlia del boss? Sono pronta a ritirarmi”.
Repubblica Napoli, con Alessio Gemma e Conchita Sannino, fa di più. Anticipa in prima la candidatura di Giovanna Rei e ribadisce la parentela nel titolo: “Attrice e figlia di un boss / “È un estraneo”.
Diversa la linea scelta dal Corriere del Mezzogiorno. Piero Rossano pubblica un lungo articolo con due virgolettati e un box centrato su “L’attrice”. Nel virgolettato Annarita Patriarca assicura che “la presenza della Rei è un segnale forte per tutte le donne / È una figura di valore”.
Nel box il Cormezz segnala che Giovanna Rei è una attrice nata a Napoli che “tre anni fa ha denunciato pubblicamente di avere subito (e respinto) molestie sessuali dal produttore Weinstein”. Notizie ripetute anche nel servizio ma non c'è nessun accenno al padre Anastasio condannato e detenuto per camorra.
Forse per Rossano e per il Corriere del Mezzogiorno non è una notizia. |