I tibetani del Circolo

Ci siamo documentati: le leggi internazionali riconoscono ai governi in esilio la legittimità di indire elezioni per avere propri organismi di rappresentanza. Per farne cosa, non è un problema del Diritto internazionale e quasi nessuno ci perde l’appetito per scoprirlo.
Il più famoso tra i governi in esilio è naturalmente quello retto da Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama, che dal 1960 vive in esilio in India, in attesa che i cinesi si decidano a restituirgli il Tibet e l’indipendenza che gli avevano sottratto nel 1950, e poter vivere autonomamente e in santa pace. Anche il Dalai Lama ha promulgato una costituzione che prevede l’elezione dei membri del Parlamento, del primo ministro e del governo. A che scopo? Hai visto mai, i cinesi sono strani, e loro sono pronti a governare il Tibet appena glielo dovessero restituire.
La stessa cosa devono aver pensato i vertici del sindacato dei giornalisti della Campania, che il 23 maggio andranno alle urne per nominare il nuovo governo regionale. E voteranno anche per il governo del Circolo della stampa, attualmente sede confortevole di piccioni, pellicani in transito e altra fauna, dopo che dalla struttura di proprietà del Comune di Napoli l’Assostampa venne sfrattata nel novembre 1999.
Ma i politici, che fanno un po’ i cinesi per vocazione, potrebbero cambiare idea. E allora bisogna approntare il nuovo governo, che uscirà dalle urne il 23 maggio scelto tra i professionisti Rosa Benigno (selezionata con le primarie all’interno della redazione del Roma), Giuliana Caso (ex Articolo), Laura Cesarano (Mattino), Raffaella Loredana Cetta (ufficio stampa Cisl), Giuseppe Delle Cave, Pietro Funaro (coinvolto nella vicenda giudiziaria dell’Arpac), Massimiliano Niccoli, e il pubblicista Giuseppe Di Girolamo.
Sarà un governo in esilio, in attesa di un territorio da amministrare e di un ristorante e di un bar da gestire.
Incertezza su chi rivestirà, per il Circolo della stampa senza Circolo, il ruolo che fu per oltre mezzo secolo di Falcone Lucifero, marchese di Aprigliano, ministro della Real Casa anche quando alcuni Savoia erano indaffarati all’estero in attività poco regali. Per le giornaliste in lista una civettuola e garbata competizione per colei che potrà fregiarsi dell’appellativo che ora è del Dalai: Yeshe Norbu, che per voi che non sapete il tibetano significa La gemma che esaudisce tutti i desideri.

Puccio Gamma

 

Rosa Benigno

Giuliana Caso
Laura Cesarano
Raffaella Cetta
Giuseppe Di Girolamo