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Cosentino 'ingrato'
licenzia il ghost writer
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PER IL COORDINATORE campano del Popolo della libertà Nicola Cosentino il giornalista Nico Pirozzi è stato per oltre cinque anni l’uomo dei comunicati stampa e delle interviste, delle dichiarazioni e degli editoriali (una sessantina tra Mattino, Repubblica Napoli, Roma e, soprattutto, Corriere del Mezzogiorno), l’uomo di collegamento con i cronisti, con i deskisti e con i direttori dei giornali e, negli anni in cui a palazzo Chigi c’era Romano Prodi, è |
stato l’organizzatore delle conferenze stampa di Berlusconi a Napoli, assicurando i contatti con i giornalisti dei media nazionali e stranieri. Un impegno, come direbbe un carabiniere, h 24, sette giorni su sette. Da via dell’Umiltà, sede nazionale del Popolo della libertà, |

Maurizio Bianconi (*) e Rocco Crimi (**) |
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Pirozzi il 17 febbraio ha ricevuto una raccomandata firmata dal segretario amministrativo Rocco Crimi (ex Forza Italia) e dal suo vice Maurizio Bianconi (proveniente da An): “La presente per confermarLe che il contratto da lei sottoscritto con il nostro partito in data 12 gennaio 2010 e scaduto in data 31 dicembre non Le è stato e non Le sarà rinnovato. Pertanto Le chiediamo di non accedere ulteriormente ai locali della sede del Coordinamento Regionale Campania”.
Inutile sottolineare, nelle sei righe della raccomandata, il tono scortese, le incongruenze e i dati non veri snocciolati sul rapporto di lavoro con il giornalista dal momento che il contratto del 2010 Bianconi e Crimi l’hanno firmato soltanto nello scorso ottobre, dopo avere lasciato Pirozzi per dieci mesi senza stipendio, e l’hanno disdetto un mese e mezzo dopo la scadenza prevista. Di questi aspetti si occuperà l’avvocato Marino Maffei che il 22 febbraio ha impugnato il licenziamento. Resta da annotare il divieto di accesso alla sede del Pdl campano a piazza Borsa per la cui inaugurazione Pirozzi il primo dicembre del 2005 ha firmato il comunicato numero uno della sua attività di responsabile dell’ufficio stampa regionale di Forza Italia.
Cinquantasette anni a luglio, madre veneta, natali patavini, servizio militare a
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Marino Maffei e Fulvio Martusciello
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Portogruaro nei Lagunari, una laurea in Sociologia, Pirozzi è professionista dal ’93, dopo il praticantato svolto alle pagine napoletane dell’Avanti!, insieme a Antonio Arricale, Giuseppe Crimaldi, Roberto De Masi, Silvio Geria e Rosario Naddeo. |
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Pirozzi si è anche occupato a fondo della Shoah scrivendo vari libri (Fantasmi del Cilento; Napoli, Salonicco, Auschwitz; Traditi) e curando la ristampa del volume Ebrei italiani di fronte al razzismo scritto da Maurizio Valenzi a Tunisi nel 1938, poco prima del varo in Italia delle leggi razziali. All’ufficio stampa di piazza Borsa Pirozzi arriva quando Nicola Cosentino, casertano di Casal di Principe, ha conquistato da pochi mesi la leadership regionale di Forza Italia, detronizzando Antonio Martusciello. Il rapporto fila liscio fino a quando Cosentino, oggetto di indagini della magistratura che lo accusa di presunti rapporti con la camorra che sfociano nella richiesta di arresto firmata nell’autunno del 2009 dal gip Raffaele Piccirillo, comincia via via a chiudersi in una sorta di bunker e a vedere i progetti di crescita stoppati dai suoi problemi giudiziari. Un punto di crisi può forse essere individuato nel gennaio del 2010 quando Berlusconi designa Stefano Caldoro candidato alla presidenza della Regione Campania. Il casertano Cosentino chiede al patavino Pirozzi di raddoppiare il suo impegno per sostenere Caldoro e Pirozzi intensifica il lavoro coprendo il coordinamento regionale Pdl a piazza Borsa e partecipando alle riunioni all’hotel Mediterraneo dove c’è il quartier generale dell’aspirante presidente. Soltanto alcuni mesi dopo la pubblicazione delle
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intercettazioni sul tentativo di imbastire un dossier per far saltare la scelta romana e rilanciare la candidatura del coordinatore regionale chiariranno che forse l’invito a sostenere Caldoro non andava preso troppo alla lettera.
“È davvero inspiegabile – commenta un cronista |

Antonio Arricale, Giuseppe Crimaldi e Roberto De Masi |
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attento alle vicende della politica napoletana – la scelta dei vertici del Popolo della libertà campano, quindi Cosentino, ma anche il capo gruppo al consiglio regionale Fulvio Martusciello (considerato il patrocinatore di Claudia Marra, la nuova addetta stampa del gruppo, ndr) di rinunciare a un professionista capace, che in questi anni ha contribuito a far fare al Pdl un salto di qualità nel campo della comunicazione. Pirozzi aveva costruito una rete di rapporti connotata dalla qualità, dalla disponibilità e dalla correttezza, una rete che senza motivo viene spazzata via. Faccio soltanto un piccolo esempio: nelle elezioni precedenti le liste da lui gestite arrivavano ai giornali con tempestività e completezza. Probabilmente non è un caso che per il voto di maggio sia andata diversamente”. |
(*) Da www.arezzonotizie.it
(**) Da www.laroma24.it |
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