... la trama, ...

Nel capoluogo partenopeo, l'organizzazione del Primo Festival Nuova Napoli è turbata da alcuni inspiegabili episodi: prima cede l'impalcatura del Teatro Tenda, successivamente alla redazione de Il Mattino arriva una lettera di un maniaco che si firma Funiculì Funiculà, nella quale è scritto che Il ciuccio è ferito, ma non è morto e che chiunque partecipi al festival sarà ucciso. La brillante giornalista Lisa Sole vuole offrire al timido collega Michele Giuffrida la possibilità di ricavarne uno scoop, incarico che il direttore gli affida. Per cercare di scoprire qualcosa, Lisa e Michele si recano al teatro durante le prove per il concerto di James Senese, con il pretesto di un' intervista; da una musicassetta viene audiodiffuso un messaggio del maniaco in cui è contenuta un'esplicita minaccia di morte verso il cantante, colpevole di aver accettato di intervenire alla kermesse. Lisa recupera la cassetta e riesce a recarsi nel deposito della Pasam Records, dove viene seguita da Michele; i due vengono scoperti dagli scagnozzi del contrabbandiere Mastino, ma riescono a fuggire. Anche l'attore Massimo Troisi, giunto da Roma per partecipare al festival, viene piantonato da due agenti del commissario Barra, il quale vorrebbe approfittare di una mossa falsa del maniaco per incastrarlo.
Nel frattempo però succede di tutto: Senese viene ucciso nella sua auto, Troisi minacciato addirittura nella sua stanza d'albergo, Michele viene sospettato di essere un emissario di un rivale di Mastino e da questi fatto rapire; stessa sorte toccherà a Lisa, la quale viene poi rocambolescamente tratta in salvo da Michele. Ciò nonostante il festival continua; Troisi vorrebbe rinunciare a parteciparvi, ma viene convinto dal piano del commissario, con l'assenso dei vari giornalisti, Lisa compresa: la finta pubblicazione di un articolo in cui l'attore rinuncia al Festival, per poi farlo apparire a sorpresa e successivamente scortarlo fino a Roma. Troisi accetta con titubanza, e infatti la cosa non sfugge al maniaco, il quale finisce per strangolarlo e infilargli una pizza in bocca.
Dopo questo episodio Lisa è decisa ad arrivare in fondo; i suoi sospetti cadono su di un uomo misterioso presente in tutte le foto effettuate dai giornalisti dopo i delitti. Questi si rivelerà essere l' impresario musicale Kim Norton, giunto dagli Stati Uniti per acquistare in blocco i diritti del Festival, e ritrovatosi solo casualmente al centro di quanto accaduto. La cruda verità circa l'identità dell'assassino non tarda ad arrivare. Si tratta proprio di Michele, condizionato da un raptus, il cui movente sta nel totale rifiuto di una Napoli da allontanare dai classici stereotipi che l'hanno caratterizzata (sole, pizza, sfogliatella, mandolino, caffè, canzoni ecc.). Proprio mentre Lisa sta per essere uccisa, il commissario Barra riesce ad intervenire per arrestarlo.
Nel corso del film è possibile assistere tra una scena e l'altra, alle divertenti telefonate di un mitomane (Sergio Solli), nelle quali minaccia di morte un certo Nicola, ma ogni volta finisce sempre con il comporre un numero sbagliato.